Ambrogini alla boxe ma niente palestre

RICONOSCIMENTO Tra i candidati c’è Cammarelle Non si trova lo spazio per il centro di Fragomeni

La palestra di boxe dell’Ambrogino d’oro Fragomeni? Al momento non solo non c’è, ma non si trova nemmeno lo spazio adatto. Nel frattempo il progetto è aumentato «di peso» ed è diventata la palestra di Fragomeni e di Cammarelle, campione mondiale pesi supermassimi e futuro Ambrogino d’oro 2009, su proposta dello stesso sindaco. Domani dalle 14 i capigruppo del consiglio comunale si chiuderanno in conclave per scegliere tra le oltre 100 candidature proposte da destra e da sinistra per le civiche benemerenze che tradizionalmente vengono consegnati il giorno di Sant’Ambrogio. Nella rosa dei nomi il già bocciato Roberto Saviano (Verdi), il pm Stefano Dambruoso, l’imam «moderato» di via Padova Mouhmad Asfa (Pdl), il presidente di Sos racket, Frediano Manzi (Milano civica), l’Agedo, associazione dei genitori di omosessuali (Pd), i direttori del Giornale, Vittorio Feltri e di Libero, Maurizio Belpietro. Le nomination del sindaco? Marina Berlusconi, la regista Andree Ruth Shammah, D&G, lo chef Marchesi e don Carlo Gnocchi e Paolo Maldini e Roberto Cammarelle, appunto.
Forse più che le medaglie i pugili, Fragomeni, campione europeo di pesi massimi 2008, lui, cresciuto per le strade dello Stadera, salvato dalla boxe e Roberto Cammarelle, campione mondiale 2009, preferirebbero una palestra, così come il sindaco in persona si è impegnato a fare. Al momento lo spazio di via Barrili allo Stadera che era stato indicato è troppo piccolo. Da escludere anche la seconda location nel quartiere la scuola media Pellico di piazzale Abbiategrasso, edificio pericolante, inserito nel fondo immobiliare 2, e quindi pronto per essere venduta. «Non è detto che debba essere venduto - replica Alan Rizzi, assessore allo Sport - stiamo cercando una sede idonea che possa ospitare anche le associazioni sportive della zona».


È stufo di annunci Aldo Ugliano, consigliere comunale del Pd, da sempre attivo nel quartiere: «Il Comune sta inanellando una serie di gaffes attorno alla vicenda rispetto a un quartiere, che per quattro anni è rimasto senza il campo sportivo parrocchiale che avrebbe dovuto ospitare il mercato per una ristrutturazione mai avvenuta». Cosa propone? «Si valorizzi, con la Provincia, il centro sportivo di via Dini e si diano aiuti alle famiglie in difficoltà perché anche i loro bambini possano fare sport».

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