«In Italia è quasi “eroico”indagare sulle mazzette a sinistra». Con queste motivazioni la Lega Nord candida agli Ambrogini d’Oro Walter Mapelli e Franca Macchia, i pm di Monza che hanno condotto le indagini sul «caso Penati». «Proponiamo i pm che hanno aperto l’inchiesta sul “caso tangenti a Sesto ”» la proposta di nomination alle massime onoreficenze cittadine lanciata da Matteo Salvini, capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino. Una boutade, forse, che fa il paio, però, con la candidatura di Ilda bocassini, il procuratore aggiunto del tribunale di Milano, responsabile delle indagini contro il premier nel Rubygate, proposta dall’assessore alla Cultura Stefano Boeri. Le agenzie non fanno in tempo a battere la notizia che scoppia la polemica politica. Ad attaccare per primo il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli:«Sono contrario all’uso strumentale della magistrature con risvolti politici. Ho l’impressione che entrambe le candidature, quella di Boccassini e quella dei pm di Monza, abbiano questa caratteristica. Le ritengo entrambe inopportune ». Secco anche il richiamo del capogruppo del Pd, Carmela Rozza, alla condivisione. «Il capogruppo del Pd non sosterrà alcun Ambrogino che non unisca.
L’ho detto ai consiglieri del mio gruppo: qualsiasi nome che divida - spiega - anche dei miei non lo sosterrò, perché questo è l’unico modo per ridare dignità al riconoscimento ». Dello stesso tenore la posizione del presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo: «Mi spiace che ancora una volta si sviliscano gli Ambrogini ad operazioni di pura propaganda con nomi improponibili».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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