Ambrogini, sì a Tettamanzi Bocciato Cattelan (e Boeri)

Sì alla Grande Medaglia d’oro a Tettamanzi. Con i distinguo (polemici) del Pdl e l’astensione del leghista Matteo Salvini, che ha ribadito seccamente il suo «not in my name». E non ci si poteva attendere il voto del Carroccio che era arrivato a battezzare «imam» l’ex cardinale per le aperture all’Islam e lo aveva attaccato sui continui appelli all’accoglienza dei rom. Solito braccio di ferro. Il conclave dei capigruppo per scegliere la rosa degli Ambrogini 2011 che il sindaco Pisapia premierà al Dal Verme il 7 dicembre, è iniziato alle 21 a Palazzo Marino e convocato a oltranza con due premesse, per tagliare i tempi del mercanteggio sui nomi . «Ridurre i premi» - si parte da una rosa di 156 nomi, l’obiettivo era scendere a una trentina di Medaglie e quaranta attestati - e «favorire i milanesi doc». Meglio di nascita, almeno un decennio di attività in città se manca il primo requisito. Un’ «arma di difesa» bipartisan per evitare discussioni fiume, ad esempio, sul pm monzese Walter Mapelli che indaga sulle presunte tangenti al Pd Filippo Penati, candidato dalla Lega. Non solo perchè è padovano, Maurizio Cattelan viene eliminato subito dalle nomination.

A proporlo era l’assessore Stefano Boeri, capodelegazione del Pd in giunta. Ma la capogruppo Rozza a inizi seduta ha precisato: «Non sosterrò nomi usciti sui giornali, certi assessori hanno tradito il patto di riservatezza mantenuto dal resto del Pd».

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