Nel XVI secolo, ai tempi della massima espansione dellimpero marittimo portoghese, Ambrogio Fernandes, nato a quanto risulta verso il 1551, era uno dei tanti che sbarcavano il lunario tra gli alti e bassi della fortuna e, un giorno sì e uno no, accarezzavano lidea di imbarcarsi per le isole orientali, dove un giovanotto di sana e robusta costituzione fisica poteva tentare la sorte e magari far ritorno in patria con le tasche piene. Così, un bel giorno del 1577, alletà di ventisei anni, Ambrogio lasciò il suo villaggio nella diocesi di Oporto e salì su uno dei tanti galeoni mercantili che alzavano la vela in direzione del lontano Giappone. Ma per il canale di Suez ci volevano altri tre secoli e lunica via scendeva lAtlantico: costeggiando lAfrica, doppiava il tempestosissimo Capo di Buona Speranza per poi immettersi nellOceano Indiano in direzione dei mari orientali. Ma la sorte, per Fernandes, aveva altri progetti. La sua nave incappò in una spaventosa tempesta che la tenne in balìa per giorni e giorni. Ogni secondo era buono per colare a picco e finire in bocca agli squali. Il Fernandes, terrorizzato, fece voto di farsi religioso se fosse riuscito a scampare. La Provvidenza lo esaudì ed egli, giunto in Giappone, mantenne la sua promessa prendendo labito dei gesuiti come fratello coadiutore. Ma era destino che non dovesse rivedere più la sua patria.
Scoppiata la persecuzione anticristiana, il Fernandes finì arrestato e chiuso in carcere presso Nagasaki, dove stava la maggiore comunità cristiana. In cella ci restò quattro anni e vi morì di stenti nel 1620. www.rinocammilleri.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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