Amendola: «Arrieccoci e la famiglia s’allarga ancora»

da Milano

Fatece largo che tornamo noi, e cioè i Cesaroni. Riecco la famiglia che più romana non si può, da domani in onda in prima serata su Canale 5 con ventisei nuovi episodi (tredici serate). Giulio e Lucia Cesaroni, ovvero gli attori Claudio Amendola e Elena Sofia Ricci, assieme al resto della rumorosa brigata della fiction, sono venuti «in gita», come dicono loro, a Milano per presentare questa seconda infornata di gag familiari e storie d’amore adolescenziali: «Perché questa è una serie italiana, non romanaccia», sottolinea subito Amendola. «Anzi, bisogna proprio superare il campanilismo, tutto figlio del calcio, che affligge il nostro Paese. Del resto, con ironia, affrontiamo temi cari a tutti, dalla fecondazione assistita, all’omosessualità, ai problemi degli adolescenti». Insomma, un neorealismo «alla volemose bene», come si dice a Roma, dove la vita scorre a suon di battute simpatiche e doppi sensi.
Ricapitolando: Giulio, già vedovo e padre di tre maschi, è sposato con Lucia, che ha avuto due femmine da un precedente matrimonio. Abitano in una bella villa alla Garbatella, lo storico quartiere romano tanto caro a Pier Paolo Pasolini, dove Giulio gestisce un’enoteca insieme col fratello Cesare (Antonello Fassari) e Lucia fa la maestra. Il già burrascoso ménage da famiglia allargata si complica quando Marco (Matteo Branciamore), il figlio maggiore di Giulio, s’innamora della sorellastra Eva (Alessandra Mastronardi), e cioè la figlia grande di Lucia. «Sono i ragazzi le vere star dei Cesaroni», ammette Amendola che questa volta, per raggiunti limiti di età, ha dovuto delegare il ruolo da rubacuori che lo portò al successo negli anni Ottanta al giovane Branciamore. «L’amore tra Eva e Marco», prosegue, «ha catturato l’attenzione di tutti quegli adolescenti che ancora credono nei sentimenti autentici, puliti».
«Interpretiamo ragazzi normalissimi», ribadisce la bruna e sorridente Mastronardi, «all’opposto dei giovani pieni di problemi dei film dei Muccino. Per questo piacciamo». Per cavalcare il fenomeno, l’editore Sperling & Kupfer ha appena pubblicato Quello che non sai di me, e cioè i diari segreti di Eva e Marco; inoltre, fuori da molte scuole sono stati distribuiti portachiavi a forma di cuore e uscirà anche un cd con tutte le canzoni che, nella fiction, Marco dedica a Eva. Il ruolo ha portato fortuna anche ai due attori poco più che ventenni: Branciamore ha imbracciato la chitarra nella miniserie Piper al fianco di Martina Stella, la Mastronardi (già testimonial della Tim) ha avuto un ruolo nella serie tratta da Romanzo criminale di Massimo De Cataldo e persino Ludovico Fremont (che su Canale 5 è Walter, l’imbranato amico del cuore di Marco) ha sedotto centinaia di ragazzine sfoggiando le brache larghe del graffitaro nel film Scrivilo sui muri.
Sognano di sfondare, un giorno, anche Micol Olivieri, Niccolò Centioni e Federico Russo, tutti riconfermati nel cast: interpretano, nell’ordine, Alice, Rudi e il piccolo Mimmo, la voce narrante della serie. «In Mimmo si identificano tanti bambini», ricorda Amendola. «Sono il nostro pubblico più fedele». Nei Cesaroni 2 compariranno anche nuovi personaggi. Roberta Scardola sarà la biondina snob Carlotta, e Filippo Vitte reciterà nel ruolo di Lorenzo, il pestifero figlio dei Barilon, una coppia di Padova che si trasferisce vicino casa dei Cesaroni, interpretata da Giancarlo Ratti e Cristina Bignardi. Come accade nei migliori telefilm americani, ci saranno le guest star.

Accanto a Martina Colombari, che torna nei panni della professoressa sexy Rachele, vedremo Alena Seredova, Maria De Filippi, Raoul Bova, Federica Panicucci e la squadra della Roma al completo. Una parte l’avrà anche Alessandro Gassman che, per un paio di puntate, metterà in crisi la solidità della famiglia Cesaroni: ma, tra una risata e un bicchiere di vino, il lieto fine è assicurato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica