In piazza Filangeri, ad attendere luscita dei magistrati e dellavvocato difensore dopo linterrogatorio di Riccardo Bianchi, anche ragazzi, della compagnia di Ilaria e Gianluca Palummieri. «Penso che Riccardo abbia perso la testa quando si è accorto che Ilaria non era più la sua ragazza» ha raccontato Andrea, 21 anni, amico delle vittime. Lo descrive come un ragazzo «tranquillo, non so cosa gli sia passato per la testa» dice. La loro storia, durata quattro anni tra alti e bassi, rotture e riconciliazioni, chiusa definitivamente un mese fa quando lei, spiega sempre Andrea: «Aveva detto basta perché lui era geloso e lei si sentiva limitata, voleva avere i suoi spazi». Una decisione che avrebbe dunque fatta scatenare la folle reazione di Riccardo, incapace di accettare la fine di un rapporto da cui dipendeva in maniera quasi morbosa. «Ogni cosa che Ilaria diceva - puntualizza ancora Andrea- per Riccardo era legge, lui era succube». Due delitti comunque precipitati come un fulmine a ciel sereno e su una comunità di giovani che non riescono a capacitarsi e ora vuole una spiegazione. I ragazzi dicono infatti di voler «sapere cosa risponde quello st... che sta lì dentro. Vogliamo capire se dice la verità. Siamo qui anche per fare onore ai nostri amici». I due giovani hanno infatti raccontato di aver fatto la scorsa notte una sorta di veglia funebre. Sono andati prima sul luogo dove è stato accoltellato Gianluca, lincrocio tra via Colombo e via Roma a Cesano Boscone, dove hanno lasciato delle foto, dei lumini e dei fiori.
Il gruppo si è poi spostato sotto casa dei fratelli, alle «Torri» di via Gozzoli 160. Qui i giovani sono rimasti abbracciati fino allalba, gli occhi allappartamento del quinto piano, dove Ilaria e Gianluca avevano vissuto i loro ultimi mesi spensierati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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