Cultura e Spettacoli

"Amici è la scuola dei talenti, non l’alternativa a Sanremo"

Da stasera la fase finale su Canale 5. Maria De Filippi: "La sera dello scontro diretto ne risentiremo. Ma sono contenta che al Festival ci saranno Carta e Karima"

"Amici è la scuola dei talenti, non l’alternativa a Sanremo"

Roma - Se si vuol capire cosa sia veramente lo show Amici, basta stare qualche ora nello studio 19 di Cinecittà. Si resta prima di tutto meravigliati dal tifo da stadio, dai fischi e dalle urla dei ragazzini affascinati dai loro beniamini: gli allievi-concorrenti della scuola. Bambini, giovani e anche donne di cinquant’anni stipati sugli spalti e quasi in delirio. Maria De Filippi ha avuto la bella pensata di organizzare una conferenza stampa come se si fosse in una puntata dello show. L’occasione è la partenza della versione in prime time del programma: da questa sera si apre la fase finale che decreterà il vincitore. Per il fortunato una strada spianata verso il successo come è accaduto a Marco Carta trionfatore dello scorso anno. I quattordici finalisti si sono presentati alla stampa esibendosi nelle loro specialità: erano partiti in novanta, nella scuola ne sono entrati 18, hanno studiato per tutto l’inverno canto, ballo e recitazione e quattro sono andati a casa. Gli altri sono stati divisi, come consueto, in due squadre: una bianca e una blu. Da stasera la sfida finale, ospite Sandra Mondaini.

I meccanismi sono noti: prove di danza e canto da una parte e l’ingrediente reality dall’altro, cioè il confronto-scontro tra gli allievi e tra questi e i loro insegnanti, che annoverano tra gli altri gli ormai famosissimi Luca Jurman, l’odiata Alessandra Celentano, Garrison Rochelle, Beppe Vessicchio e Grazia Di Michele. «Ma finiamola col dire che sono litigi pretestuosi - commenta il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, venuto a tenere a battesimo uno degli show di maggiore successo della sua rete - la forte dialettica che si vede nel programma è solo franca discussione senza quella ipocrisia che innerva altre trasmissioni». E a chi fa notare che certi scontri si possono provocare (come permettere agli allievi di ricusare gli insegnanti o inserire nella scuola ragazzi che non hanno le caratteristiche per ballare), risponde la De Filippi: «Non è vero che prendiamo ragazzi per creare dei casi, la scelta dei professori è insindacabile. Ci sono allievi che magari non riescono in danza classica, ma che potrebbero rendere molto bene in un musical». Il riferimento è a Daniela, diventata un «caso» perché non ha il fisico da ballerina. Di diverso quest’anno c’è l'introduzione di alcuni cantautori, cioè ragazzi che compongono anche i propri brani.
Ma l’altro elemento nuovo che quest’anno darà una scossa al talent è la concorrenza con Sanremo: per la prima volta, mercoledì 18 febbraio si scontreranno direttamente. Due mondi completamente diversi ma entrambi con lo stesso scopo: far conoscere la musica italiana. «Ma sgombriamo subito il campo - mette le mani avanti Maria - da chi pensa che Amici sia un’alternativa a Sanremo, non è nato per questo. Comunque, siamo consapevoli che quella sera ne risentiremo, ma sta nell’ordine delle cose». E qui si scatena il dibattito sulla crisi della storica kermesse di Raiuno. Ne suonano il «de profundis» due assidui frequentatori e ora collaboratori di Amici: il maestro Beppe Vessicchio che non parteciperà perché impegnato nel talent e «comunque da anni ci andavo solo per abitudine» e Mario Lavezzi che pure contribuisce alla stesura di un brano in gara (sarà sul palco con Alexia): «Ormai ha fatto il suo tempo. È tutto da rifondare». Sta di fatto che all'Ariston saranno in gara anche Marco Carta e Karima, due cantanti usciti dalla scuola di Canale 5. «Mi fa molto piacere - commenta la De Filippi - sia perché questo dimostra che il nostro show sforna degli artisti che vanno incontro al successo sia perché per la prima volta, anche grazie al conduttore Bonolis, cadono gli steccati tra Rai e Mediaset».

C’è spazio anche per tornare sulle polemicucce delle scorse settimane, come l’attacco che fece Baudo a Maria prima dell’avvio di C'è posta che si scontrava con Serata d'onore. «Mi è molto spiaciuto», sillaba Maria senza voler soffiare sul fuoco, «io non parlo mai male dei miei colleghi e non replico allo stesso modo quando altri parlano male di me». Discorso per X Factor che «non ritengo come rivale anche perché per fortuna non andiamo in onda lo stesso giorno».

Maria, al solito, si astiene dalle polemiche, al massimo si difende: al posto suo, tanto, urlano i ragazzini pazzi per Amici.

Commenti