Ammazza i figli, li brucia e poi si getta nel fuoco

La tragedia si è consumata alla periferia di Pisa. Un ex fantino 39enne, ha portato i suoi due bimbi (di sette e cinque anni) in auto sulla riva dell’Arno, li ha colpiti con un martello, poi ha preso della benzina e ha dato fuoco a sé e ai piccoli. A far esplodere la follia la separazione dell'uomo dalla compagna

Ammazza i figli, li brucia e poi si getta nel fuoco

Pisa - Ha portato i figli sul greto dell’Arno, li ha uccisi a martellate e poi si è dato fuoco morendo insieme a loro. La tragedia è successa ieri sera a Pisa, nel quartiere popolare del Cep. L’autore del gesto si chiamava Simone Parola, 39 anni, faceva il maniscalco ma aveva un passato da fantino. I figli, avuti dalla compagna, erano una bambina di 7 e un bambino di 5 anni.

Dissaporti con la compagna A scatenare la follia sarebbero stati i dissapori con la donna. L’uomo, ieri sera, avrebbe telefonato ad alcuni parenti, preannunciando la strage, e proprio questi hanno dato l’allarme. Parola ha portato i due bimbi in auto sulla riva dell’Arno, li ha colpiti con un martello, poi ha preso della benzina che si era portato e ha dato fuoco a sè e ai piccoli. I tre corpi carbonizzati sono stati rinvenuti poco distanti dall’auto.

Noto nell'ambiente dell'ippica Parola era conosciuto nell’ambiente dell'ippodromo pisano perché per circa dieci anni aveva fatto il fantino. Abbandonata quell'attività era comunque rimasto legato al mondo dell'ippica dove lavorava come maniscalco. L'uomo si era anche separato dalla moglie, da cui aveva avuto una figlia (dodicenne) e si era trasferito nel Comune di Cascina, dove viveva con la nuova compagna da cui aveva avuto i due bambini vittime del folle gesto.

Coppia separata da pochi giorni L'ex fantino e la compagna avevano interrotto la loro relazione da un paio di settimane. Lo ha rivelato il procuratore di Pisa Antonio Di Bugno. E secondo indiscrezioni, tra gli investigatori starebbe sempre più prendendo piede l’idea che a far scaturire la follia omicida di Parola possa essere stata proprio la crisi sentimentale. "C’erano probabilmente dissidi tra i due, ma niente per la donna faceva pensare a un epilogo di questo genere, tanto che tra la coppia c’era accordo per come tenere i figli", ha detto il procuratore.

Rimane da chiarire come i due bambini siano morti. "Lo chiarirà solo l’autopsia, in programma martedì prossimo. Sarà importante vedere la situazione dei polmoni per capire se i ragazzi hanno inalato fumo o meno", ha detto il magistrato.  

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