da Londra
Rabbia. Sgomento. Incredulità. Questi i sentimenti ieri alla London Academy, una scuola superiore a Edgware nel nord di Londra, dove per motivi ancora da chiarire ma a dir poco futili, è stato ucciso con due coltellate Kiyan Prince. Aveva 15 anni, era uno dei ragazzi più amati della scuola, campione in erba dei Queens Park Rangers, definito da alcuni «il prossimo Theo Walcott» (il giovanissimo giocatore convocato dalla nazionale inglese per i mondiali).
La polizia ha dato il via a una caccia all'uomo per trovare il presunto assassino, secondo diversi testimoni un sedicenne di origine somala, come la vittima, che era stato già allontanato dalla scuola per i suoi comportamenti violenti: avrebbe colpito ieri nel primo pomeriggio Kiyan in seguito ad un alterco iniziato per scherzo, ma finito in tragedia, a poca distanza dalla scuola. Il giovane calciatore è crollato a terra, e secondo la stampa avrebbe detto ai compagni che accorrevano «per favore non lasciatemi morire»: in meno di un minuto è arrivata la polizia, ma per Kiyan non c'era più nulla da fare. Scotland Yard - che sottolinea che la zona della scuola non è normalmente teatro di violenza e microcriminalità - e il preside Hearne hanno chiesto a chiunque abbia visto qualcosa di utile o sia in possesso di informazioni sul presunto omicida di farsi avanti.
L'omicidio arriva ad una settimana dall'iniziativa del ministero dell'Interno che inviterà a consegnare coltelli e pugnali in cambio di un'amnistia, nel tentativo di ridurre i reati commessi con armi bianche, in vertiginoso aumento in Gran Bretagna.
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