Amore in vasca corta e la signora tira l’anello

Debrecen. In Francia dicono che come Laure alza un mignolo loro sono costretti a parlarne, ormai lei fa parte della storia del nuoto. Peccato che questa storia i giornali transalpini la stiano scrivendo sbirciando dal buco della sua serratura. Baci a bordo vasca, effusioni nei corridoi, bigliettini, un anello che vola, foto e video hard su Internet, mamme, fratelli, avvocati e querele, un nuovo fidanzato francese e bruttino, lei che se perde ormai è solo per tutto questo gran putiferio scatenato attorno alle sue vicende amorose. La storia dell’anello poi è bellissima, un solitario da 15mila euro, un regalo che in genere si fa all’amata che poi si sposerà. Luca Marin, dopo aver scoperto la tresca al cellulare, ne chiede a Laure la restituzione, perché si era fatto consigliare e sembrava proprio un gesto opportuno. Lei non si fa pregare e glielo lancia colpendo Filippo Magnini. Non è finita, perché l’anello gira. Federica Pellegrini, 19 anni, argento olimpico e bronzo mondiale dei 200 stile libero, dice la sua e cioè che se la Manaudou non era convinta del suo amore, avrebbe dovuto rifiutare il regalo di Luca, troppo impegnativo. Quel solitario era stato il coronamento di una fuga d’amore alle Maldive, una pietra unica, un brillante montato su oro con un valore che per qualcuno va oltre il fidanzamento ma è un giuramento eterno. Lo dai se ami, lo devi accettare se senti di amare. Ma un pezzo di solitario di quel genere magari si prende rapidi e poi magari si va da un buon gioielliere a far valutare, qui la classe non è acqua.

Ma la storia più intrigante del momento è andata a infilarsi dritta dritta nelle teste della gente che ama il gossip e magari anche po’ di pulp, senza distinzioni, da Perugia al bordo vasca. E poi quell’anello che gira e di cui si sono perse le tracce dopo che ha colpito, involontariamente, Filippo Magnini. Dai Pippo, tiralo fuori.

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