Dopo Amoruso e Poulsen, Torino ferita dai botti milanesi

Sondaggi internet: solo il 23% degli juventini è soddisfatto degli acquisti. «I giovani Marchisio, De Ceglie e Giovinco più decisivi dei tre nuovi arrivati»

Milano dista poco più di un centinaio di chilometri, ma pare lontana anni luce. Almeno guardando il mercato del pallone estivo e gli umori della gente. I tifosi interisti e milanisti gongolano, risucchiati nel vortice dell'entusiasmo dagli arrivi già certi (Ronaldinho) e di quelli probabili (Lampard): bianconeri e granata invece si lamentano, guardandosi intorno e scoprendosi delusi. Va bene il proverbiale senso della misura tipico delle terre e dei popoli sabaudi, però in estate il tifoso del pallone sogna a tutte le latitudini: farlo con Poulsen e Amoruso, obiettivamente, non è tanto semplice.
Sul sito vecchiasignora.com un sondaggio ha stupito solo in parte. «Cosa ne pensate della campagna acquisti bianconera?", solo l'1,99 per cento l'ha definita ottima: per il 21% è stata buona, per il 39% insoddisfacente e per il 15% totalmente da bocciare. Quanto al Toro, al di là dei soliti entusiasmi dello zoccolo duro, gran parte della tifoseria comincia a pensare che Cairo non sia poi quel messia annunciato: i granata si ritrovano per il momento una rosa pachidermica e con il solo Amoruso, quasi 34enne attaccante pagato poco meno di 3 milioni, come rinforzo di valore. Tempi duri, insomma, anche se il presidente ha promesso altri tre colpi e 7 milioni da investire.
La Juve ha invece già chiuso i rubinetti e fa sorridere la voce che arriva dall'Inghilterra, sarebbero pronti 19 milioni per l’olandese Van Persie: nemmeno a parlarne. La Signora è fatta e non può sbagliare: ci si aspettava più qualità in mezzo al campo e invece è arrivato, dietro il pagamento di 10 milioni, un onesto operaio come Poulsen «che però è l'uomo giusto per noi», hanno recitato Blanc, Secco e Ranieri. Un altro sondaggio su juworld.net pone la domanda se, nel corso della stagione, risulteranno più decisivi per le sorti bianconere i tre giocatori esperti (Poulsen, Mellberg e Amauri) oppure i tre giovani Giovinco, Marchisio e De Ceglie: il 78% ha indicato questi ultimi e il tutto suona come provocazione ma anche ulteriore bocciatura della dirigenza.

A proposito di Amauri, Lippi gli mette fretta, se vuole essere convocato in azzurro: «Non mi piace un giocatore che balla fra una nazionale e l’altra, sembrerebbe una soluzione di ripiego. Vorrei una scelta decisa e forte».

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