Amsa, ecco il piano per ripulire la città

Dopo le critiche del premier, l’azienda risponde con un nuovo programma di interventi per il 2009-10. In agenda lavaggio strade, marciapiedi e raccolta del cartone. Il Comune avverte: «Non ci sono soldi». L’amministrazione: «Non aumenteremo la tassa sui rifiuti: Amsa rinunci a una parte degli utili»

Milano sporca? Degradata? Le critiche del premier, intervenuto agli Stati generali dell’Expo venerdì, che aveva accusato Milano di essere sporca hanno lasciato il segno. Tanto che Amsa, l’azienda responsabile dei servizi ambientali, non ha perso tempo e ha presentato un piano di miglioramento dei servizi per il biennio 2009 - 2010, anno in cui scadrà il contratto con il Comune. Amsa rilancia, e ora la palla passa all’amministrazione che dovrà dare il via libera al piano. Le novità? Amsa punta nel giro di due anni a raddoppiare il numero delle strade che vengono pulite con il sistema di spazzamento globale, ovvero quello che consente di pulire le strade senza dover spostare le macchine. E i numeri sono più che significativi: la municipalizzata infatti mira a passare a da 1.346 km alla settimana a 3.270 km, ovvero da 1.900 vie a 2.461. Un bel vantaggio per 340.000 residenti che non dovranno più spostare le auto parcheggiate. Non solo, ambizioso anche l’obiettivo per la pulizia dei marciapiedi: per il 2010 la superficie di marciapiedi lavati aumenterà da 3.600.000 mq a 4.425.000 mq.
Amsa pensa anche al sonno dei milanesi: per questo propone di posticipare l’orario della raccolta rifiuti per le villette monofamigliari. I milanesi sono costretti ad alzarsi tra le 5 e le 6 del mattino per mettere la spazzatura sulla strada. Bene, l’azienda ha deciso di andare incontro al sonno di 650 fortunati residenti tra via Poerio, piazza Fratelli Bandiera e via Pisacane posticipando il passaggio tra le 7 e le 8.
Nota dolente in questa roseo quadro di buone intenzione: i costi. In cambio dell’estensione o del miglioramento dei servizio, infatti, l’azienda chiede a Palazzo Marino un maggior finanziamento, cosa che non è nelle disponibilità delle magre casse comunali. Non è la prima volta che l’assessore redarguisce l’azienda su questo: «Questa amministrazione non aumenterà la tarsu, la tassa dei rifiuti. Ma il comune non può permettersi aumenti dei costi del servizio. Amsa rinunci a una parte degli utili per migliorare le prestazioni».
Infine: raccolta differenziata porta a porta del cartone per 80mila famiglie a Primaticcio.
Attualmente la raccolta del cartone viene effettuata due volte alla settimana per le grandi utenze, che garantiscono un gettito di cartone considerevole 18.631 tonnellate. La proposta è di estendere la raccolta alle utenze domestiche per 4 mesi in via sperimentale. In questo caso però Amsa autofinanzia l’esperimento per 80mila famiglie. L’obiettivo: raccogliere 270 tonnellate di cartone per decidere se e come estendere la raccolta «primo caso in Italia» a tutta la città.

Per il Comune si prospetta un risparmio di 150mila euro all’anno.
In arrivo sulle strade anche 30mila nuovi cestini per i rifiuti: ce ne saranno il doppio, 19mila saranno messi ex novo, mentre 10mila saranno in sostituzione degli esistenti.

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