Anas ha fretta e convoca Autostrade

Gros-Pietro: «Disponibili a impegni formali» L’ad spagnolo Alemany Mas ricevuto da Letta

da Milano

Anas ha accolto le pressanti richieste di Autostrade e ha convocato i vertici della società per martedì prossimo 6 giugno. Un incontro che però non sarà sufficiente a sciogliere i dubbi sull’operazione di fusione con gli spagnoli di Abertis: il presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi attende risposte «formali», quindi scritte e corroborate da documenti e garanzie, alle questioni riguardanti la tutela dell’interesse pubblico.
Garanzie che devono arrivate entro l’assemblea fissata per fine giugno, anche perché l'Anas ha fatto sapere che non assumerà nessuna decisione in proprio, ma ogni deliberazione sarà sottoposta all'esame del ministero per le Infrastrutture. Una prima risposta, sia pure informale, l’ha già data ieri il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro, annunciando che a fusione avvenuta non ci sarà alcun bisogno di una nuova concessione da parte dell’Anas: «Se governo e Anas ci chiederanno di rendere esplicito l'interesse della nuova compagnia a rispettare gli impegni presi con un atto formale, non ci sono problemi», ha detto in un’intervista all’agenzia Reuters. Il numero uno di Autostrade, ha inoltre sottolineato l’urgenza delle decisioni: «È difficile dire se l’operazione potrebbe sopravvivere ad uno slittamento dei tempi».


In serata, intanto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, ha ricevuto a Palazzo Chigi l’ad di Abertis, Salvador Alemany Mas. C'è una serie di questioni da «approfondire», si sottolinea in ambienti di governo, che sollevano «dubbi consistenti» sull’operazione.

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