da Roma
Come per la Rai anche per lAnas imperversa la battaglia in seno allUnione per la designazione del vertice dellagenzia che si occupa della costruzione delle strade. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, oltre ad averne chiesto il commissariamento nonostante sia una società per azioni, ha infatti presentato due esposti alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti su alcune ipotesi di reato nella gestione dellente. Scontato, quindi, un prossimo ricambio del management.
E nella maggioranza già si battaglia per piazzare unaltra bandierina negli incarichi di sottogoverno. I Ds, infatti, premono per la nomina a presidente dellex sottosegretario ai Lavori pubblici, il dalemiano Antonio Bargone. In alternativa è gradito lattuale consigliere di amministrazione Anas, larchitetto Mario Virano. Ma i prodiani vorrebbero un uomo Iri e il nome che viene fatto più frequentemente è quello del presidente e ad di Fintecna, Maurizio Prato, in corsa anche per la sostituzione di Massimo Sarmi, lamministratore delegato delle Poste. In lizza anche lex ragioniere dello Stato, Andrea Monorchio, e il direttore generale dimissionario dellAnas, Claudio Artusi.
Intanto ieri il procuratore generale di Roma, Giovanni Ferrara, ha affidato a due pubblici ministeri il fascicolo Anas consegnato dal ministro Di Pietro. Lipotesi di reato è quella di false comunicazioni sociali. Per quanto riguarda gli aspetti contabili è la Procura generale del Lazio della Corte dei conti ad occuparsi della vicenda. Lo ha annunciato ieri il procuratore generale Claudio De Rose. Secondo quanto denunciato dal ministro ci sarebbe un buco di 3,5 miliardi nei conti dellAnas, ma la stima, occorre ricordarla, è stata fatta sulla base del piano triennale dei lavori predisposto dallex ministro Lunardi.
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