Laura Verlicchi
da Milano
Anas porta Autostrade davanti al giudice. Il consiglio damministrazione ha deciso all'unanimità di ricorrere al Tribunale civile di Roma per promuovere un'azione giudiziaria «intesa, principalmente - si legge in una nota di Anas - ad accertare se la mancata esecuzione, da parte della concessionaria autostradale, di investimenti previsti dalla convenzione di concessione e riguardanti opere per un valore di circa 2 miliardi di euro costituisca inadempimento e, nel caso, ad ottenere l'ordine di esecuzione di tali investimenti e/o il risarcimento dei danni conseguenti».
Il presidente Pietro Ciucci ha così motivato la decisione: «Lazione consegue a quanto già fatto da Anas a fronte di inadempimento da parte della concessionaria a difesa dellinteresse del concedente e quindi del pubblico interesse». Come la diffida ad Autostrade alla distribuzione del maxidividendo da 2,1 miliardi, punto chiave delloperazione di fusione con Abertis. Diffida confermata lunedì scorso dal Tar del Lazio, insieme al provvedimento con cui governo e Anas nellagosto scorso hanno fermato le nozze italospagnole.
Proprio per fare il punto della situazione, allindomani delle sentenze del Tar e a una settimana dallassemblea in cui i soci di Autostrade dovranno decidere su fusione e maxicedola, Anas ha convocato ieri il consiglio straordinario che ha deciso di adire le vie legali. E Autostrade replica: ««Abbiamo sempre tenuto una costante comunicazione con Anas sui motivi dei ritardi, ben venga che ci sia un giudice che si occupi di accertare i fatti - afferma un portavoce -. Ci riserviamo ulteriori valutazioni quando avremo informazioni più dettagliate».
Intanto, la società continua il conto alla rovescia verso la giornata chiave: il 13 dicembre, quando il consiglio damministrazione prima e lassemblea poi decideranno definitivamente sul travagliato «matrimonio» con Abertis. E ieri gli spagnoli, solitamente possibilisti e ottimisti, si sono irrigiditi, smentendo seccamente di avere allo studio la possibilità di prorogare a febbraio la data limite per loperazione. «Sono solo speculazioni»: così un portavoce di Abertis ha liquidato lipotesi, avanzata dal quotidiano El Economista, il termine limite di fine anno «non cambia».
Uno spiraglio potrebbe invece aprirsi a Bruxelles, dove lAntitrust ha confermato di aver ricevuto la risposta, annunciata dal ministro Di Pietro, contenente le informazioni aggiuntive sui criteri delle concessioni autostradali.
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