Ancelotti confessa «Stavo pensando di sostituire Kakà»

da Parma

L’incidente occorso a Gilardino (scontro con Paci e tre punti di sutura) ha dato semaforo verde a Kakà che dalla panchina quasi allo scadere del primo tempo si è trovato in campo, ma senza tanto sprint e brillantezza. Al punto che nella ripresa Ancelotti ha dovuto fare il leone e ruggire con il talento brasiliano: «Guarda che se continui così ti sostituisco». Non ce ne sarà bisogno. Pur se non stratosferico, nel prosieguo Kakà saprà muoversi meglio fino a costringere il portiere del Parma, De Lucia, a franare davanti alle sue gambe, su splendido lancio di Pirlo, regalando così il calcio di rigore ai rossoneri. Dirà poi il tecnico: «Ero arrabbiato con Kakà perché non era il solito Kakà, ha faticato a entrare in partita ma poi il suo affondo ha chiuso l’incontro».
E al raddoppio il brasiliano andrà da Ancelotti, per dirgli cosa? «Che so calciare il rigore anche dall’altra parte perché lui mi aveva detto che continuavo a batterli dalla stesso lato». Insomma, un finale in gloria per il Milan a -2. Kakà: «Siamo calati nel 2° tempo ed è stata dura. Oliveira in difficoltà? È solo alla terza partita, è bravo e quando imparerà a muoversi sarà un piacere giocare con lui».
Lavori ancora in corso, al di là dei due successi che hanno quasi azzerato la penalizzazione di 8 punti. Ha spiegato Ancelotti: «È frutto dello spirito di rivalsa che c’è in noi e, paradossalmente, del fatto che abbiamo fatto i preliminari di Champions mentre la Lazio per due mesi ha sostenuto amichevoli. Si tratta ora di gestire questa anomalia perché la stagione è lunga e molto pesante».
E non è che ieri sono stati solo fiori: «Dopo un valido primo tempo, nel secondo abbiamo faticato per merito del Parma che aveva più ritmo, spunto e velocità, mentre noi non sapevamo gestire il pallone. La difesa? Ha tenuto bene, anche se messa sovente in difficoltà perché con l’uscita di Gilardino in attacco abbiamo perso efficacia e profondità. Mercoledì a -3 dall’Inter? Ehhh, noi pensiamo a fare punti».
La coppia d’attacco formata da Gilardino e Oliveira è durata meno di un tempo: al 37’ l’ex gialloblù si è scontrato duramente con Paci, rimediando un taglio alla testa che lo ha costretto prima a uscire in barella e, tre minuti dopo, al cambio con Kakà. E poi è serpeggiata una buona dose di apprensione nel gruppo milanista, pari a quello del Parma per il suo Paci.
Il centravanti del Milan ha avuto la peggio e dopo essere rimasto a terra per un paio di minuti è stato trasferito in barella negli spogliatoi, avendo riportato una ferita lacerocontusa a un sopracciglio. Il giocatore non è stato trasferito subito al pronto soccorso, ma è stato curato all'interno del Tardini e quando la partita stava per concludersi, lui saliva con le sue gambe su un’ambulanza per andare a sottoporsi a un controllo, Tac compresa, dopo che allo stadio gli erano stati applicati tre punti di sutura sopra la tempia destra. Primo a correre negli spogliatoi è stato Inzaghi, tornato in panchina solo quando si è sincerato che Gila stava meglio.
Paura anche per Massimo Paci, rimasto a terra due minuti.

Il giocatore si era infatti fratturato il naso nell'ultima amichevole del Parma e a Torino aveva giocato il primo tempo con una maschera protettiva. Anche in questo caso si è fatto male al naso, ma ha potuto riprendere la partita.
Oggi lo staff medico rossonero dovrebbe essere in grado di quantificare il danno subito da Gilardino.

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