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Ancelotti: «Questa sfida non si doveva giocare»

I tifosi rossoneri hanno risposto all’appello del club: 41mila biglietti venduti

Claudio De Carli

nostro inviato a Milanello

Tutto molto sottile, difficile da interpretare e ingarbugliato quanto basta: «Perché questo preliminare è un regalo che non ci meritavamo di giocare», spiega Carlo Ancelotti mentre con l’indice tamburella sulla sedia di Milanello. «No, non mi sento un osservato speciale, comunque faremo molta attenzione a tutto. Preferisco pensare che l’Uefa abbia fatto un’uscita fuori luogo e fuori tempo, una testata alla Zidane». Intanto si lavora su quattro tavoli, Champions, Uefa, Figc e Coni: l’avvocato Cantamessa ha inoltrato delle note integrative a sostegno della difesa di Adriano Galliani che ha fatto ricorso alla camera di conciliazione del Coni contro la condanna inflittagli anche dalla Corte federale d’Appello. E ieri è arrivato un secondo deferimento di cui riferiamo sotto. Non si può stare troppo tranquilli, e poi è inutile negare che la stagione girerà tutta attorno all’esito del frontale con la Stella Rossa, onestamente qualche galassia lontana da un Milan normale. Ma di normale in questi giorni c’è molto poco, compreso il Milan: «Respiriamo un clima particolare - spiega Ancelotti -, i tifosi però hanno capito e ci sono molto vicini. È un’estate travagliata per tutti, soprattutto per loro che attendono solo di vedere finalmente la squadra in campo».
Non è una questione di uomini, è una questione di preparazione: «Il preliminare è una novità dell’ultima ora e noi non abbiamo i novanta minuti - conferma le sue preoccupazioni Ancelotti -. Non snatureremo il nostro gioco ma evidentemente non punteremo sul ritmo, faremo possesso palla, anche se non so per quanto tempo riusciremo a farlo. La Stella Rossa è una squadra giovane e piena di entusiasmo, per fortuna è anche una squadra che conosciamo e con poca esperienza internazionale. Rimane una partita delicata. Zigic? Troppo alto, bisogna chiudergli i rifornimenti dalle fasce».
Ma non c’è molto spazio per parlare di schemi e contromosse, è tutta una questione di fiato e Ancelotti se potesse archivierebbe subito la partita di questa sera: «Il 22 agosto a Belgrado staremo sicuramente molto meglio, questo non significa che firmerei per un risultato che non sia la vittoria. Cercheremo di vincere come al solito, abbiamo cercato di usare al meglio il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione, i nazionali sono arrivati e stanno bene, compreso Pirlo che ha recuperato. Mancano i tre centrali Maldini, Nesta e Kaladze, ma per il resto siamo al completo, c’è abbondanza e qualcuno dovrà andare addirittura in tribuna».
Serve tutto, anche il più cimicioso dei dettagli, per far girare la stagione in un altro modo. Sono oltre 41mila i tagliandi già acquistati in prevendita, questa sera botteghini aperti allo stadio dalle 17,30 con prezzi popolari, 30 euro una tribuna rossa, 10 per primo, secondo e terzo anello.
Poi ci sarebbe quel piccolo particolare su Kakà.

Ieri pomeriggio si è allenato con i compagni, Ancelotti si è limitato a dichiarare: «Kakà è a disposizione e probabilmente giocherà».

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