Anche gli imprenditori dicono no «Tutti nelle classi dellobbligo»
10 Settembre 2005 - 00:00Da un sondaggio emerge che il 93% è contrario: è un freno allintegrazione
Stefania Malacrida
Gli immigrati? Sì, sono ben accetti. Ma quanto a scuole frequentate esclusivamente da loro, beh, allora dallimprenditoria, spina dorsale del sistema-Milano, arriva un deciso «no».
È il risultato di unindagine svolta dalla Camera di Commercio, su un campione di circa 300 ditte milanesi. Sulla scuola islamica, dicono la loro. E la dicono in base a quella logica tutta aziendale, che sarà anche fredda, ma se non altro ha il pregio di essere al di sopra di ogni sospetto ideologico.
I titolari vedono negli stranieri una ricchezza. Nella maggior parte dei casi (il 37 per cento), lo sono perché disposti a lavori umili che gli italiani non vogliono più fare. Ma non solo. Tra le tante motivazioni a favore dellassunzione di immigrati, cè anche la fiducia nella società multietnica (11,8 per cento). O la competenza linguistica (17,7 per cento) e culturale (7 per cento) dei nuovi arrivati, legata ad attività che sconfinano nei loro paesi dorigine. Solo per il 4,9 per cento degli imprenditori il minor costo è invece un buon motivo per reclutarli.
Ormai più della metà (il 55,6 per cento) delle imprese allombra della Madonnina annovera lavoratori stranieri allinterno del proprio organico. Spesso si vengono a creare veri e propri ambienti internazionali. Microcosmi, veicolo e modello dintegrazione per la società nel suo insieme. I datori di lavoro constatano che ad adeguarsi meglio al nuovo ambiente sono i sudamericani, per affinità linguistica e culturale (45 per cento). Mentre vedono nella diversità religiosa un fattore negativo (7,4 per cento). Smentiscono invece il mito del cinese stakanovista (7 per cento): buon lavoratore sì, ma a pari merito con africani, est-europei e mediorientali.
Nel complesso sono ancora poche le aziende che si attrezzano con corsi di formazione dedicati (4,8 per cento) o introducono regole ad hoc pensate per salvaguardare il rispetto di molte tradizioni (4 per cento). Ed è appellandosi allintegrazione che gli imprenditori dicono no alle scuole per immigrati. Il 93,2 le boccia senza condizioni. Il 40 per cento invoca pene severe per gli istituti illegali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.