«Anche noi abbiamo sbagliato Smettiamo di imitare Bossi»

Senatore Nicola Latorre, vicecapogruppo del Pd, ha letto la storia delle mense negate ai bambini a Savona?
«Sì, anche se non conosco con precisione i fatti».
A Savona la giunta di sinistra si è comportata come le giunte leghiste ad Adro e Montecchio: niente pasti ai bimbi delle famiglie morose.
«Questa interpretazione ragionieristica delle politiche sociali è una cosa sbagliata, non c’è dubbio».
Quindi anche il Pd a Savona sta sbagliando.
«Ci sono scelte prioritarie, e queste sono le scelte che riguardano le esigenze sociali. Ho fatto il sindaco per tanti anni, so di cosa parlo. La funzione della politica è fissare le priorità. Si possono tagliare voci di spesa corrente, anche con coraggio, per esempio lo stipendio del sindaco, ma i bambini devono mangiare».
Unità ha relegato la notizia di Savona in un piccolo box. Fiumi d’inchiostro, invece, sulla Lega.
«Qualunque giustificazione si possa portare, che sia a base ideologica, come nel caso della Lega, o di bilancio, come per le giunte di centrosinistra, è una scelta clamorosamente sbagliata».
Perché scandalo per Adro, silenzio per Savona?
«Non ho difficoltà a dire che se non si fa mangiare un bambino è sbagliato allo stesso modo, che lo faccia la destra o la sinistra».
Non crede che sia necessario fermarsi a riflettere, anziché rimpicciolire la notizia?
«Il partito democratico sulle politiche sociali ha una posizione precisa. È chiaro che laddove si verificano fatti del tipo che lei mi ha citato c’è un atteggiamento delle amministrazioni comunali di sinistra che subisce l’egemonia e l’iniziativa della Lega dal punto di vista politico e culturale».
E gli elettori tra la copia e l’originale, scelgono l'originale: la Lega.
«Dobbiamo rendere chiare le nostre politiche rispetto alla destra leghista».
Ma è il nord che chiede cose che la Lega offre.
«Nel nord del Paese, in virtù direi di un’iniziativa sbagliata della Lega, si avverte di più la priorità delle compatibilità e del rigore della spesa pubblica».
Perché?
«Negli anni si è fatto spreco di risorse pubbliche e il nord è sensibile a questo perché ha dato di più. Ma vede, non abbiamo nessun bisogno di eleggere un amministratore se questi si limita a fare il ragioniere».
I ragionieri sembrano esserci anche nel Pd.
«Questi fatti di cui parliamo aprono contraddizioni anche all’interno del centrodestra. Ora la Lega è la destra vera del Paese. Ma nel Pdl c’è una componente che ha una sensibilità diversa.

Penso ad esempio all’intervento di Mara Carfagna ad Annozero sulle politiche sociali...».
E le vostre contraddizioni?
«Le battaglie sulle politiche sociali sono e devono rimanere un caposaldo per il Partito democratico».

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