Anche il Principato ha il suo costruttore di supercar

Stresa (Verbania)Si chiama Ala 50 ed è una supercar «principesca» prodotta dalla Monte Carlo Automobile per celebrare i 50 anni di Alberto II di Monaco. Non a caso Ala è un acronimo composto dalle sigle Al (Alberto), A (anniversario), 50 (gli anni compiuti). L’azienda Mca nasce nel 1983 da un’idea dell’imprenditore Fulvio Maria Ballabio, già pilota di Formula 1 e di motonautica, che sogna di avviare l’unica casa costruttrice al mondo con sede nel piccolo Principato. Oggi, la Mca può contare anche su un centro ricerca nei pressi di Novara dove è stata sviluppata l’Ala 50, sportiva unica (massimo cinque unità l’anno) sia dal punto di visto tecnologico sia della qualità grazie ai dettagli degni più di una sartoria che di una industria automobilistica moderna.
«È vero - spiega Ballabio - vogliamo che ogni auto soddisfi tre requisiti: unica, perché fatta su misura come avviene per gli yacht; all’avanguardia, in quanto il guidatore deve essere assistito da tutte le più moderne tecnologie, dal Kers (Sistema cinetico di recupero dell’energia) ai controlli di trazione e stabilità; ma anche più ecologica possibile come ci ha raccomandato proprio il principe Alberto». Anche per questo motivo l’aerodinamica è avveniristica per ridurre al minimo l’attrito con l’aria. Il peso è ridotto grazie all’ampio uso di fibra carbonio. Il motore V8 turbocompresso da 650 cv, alloggiato posteriormente, è stato concepito trifuel (benzina-bioetanolo-Gpl).

Il sistema di trasmissione scelto è di tipo automatico-sequenziale, mentre quello di trazione è posteriore. «Non l’ho voluta integrale perché il cliente - conclude Ballabio - per divertirsi al volante deve anche avere “manico”». Oltre a un conto in banca sostanzioso: il prezzo potrebbe aggirarsi sugli 800mila euro.

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