Anche a Roma si fa strada il low cost

Rita Smordoni

Quattro giorni di incontri, dibattiti, esposizioni. Ha chiuso i battenti ieri a Roma la prima Fiera europea del Low cost e del Risparmio. Nello Spazio Etoile di piazza San Lorenzo in Lucina, gli ideatori della manifestazione tracciano un primo bilancio passando in rassegna tutti i settori degli «acquisti consapevoli», vale a dire della filosofia low cost. Dal cibo ai vestiti, dai trasporti aerei, ai viaggi e agli arredamenti, tutto finisce sotto la lente dell’acquisto intelligente.
Per il consumatore significa raggiungere l’obiettivo della qualità e della convenienza fino all’ultimo euro. Anche gli stilisti hanno ormai la boutique del risparmio. In crescita pure il mercato a basso prezzo dei prodotti cosmetici e degli articoli per neonati.
L’analisi condotta dall’Osservatorio del Low Cost e del Risparmio delinea un quadro dalle proporzioni enormi: in Italia si calcola un giro di affari attorno ai 70 miliardi di euro. «Parlare oggi di low cost - spiega Andrea Cinosi, organizzatore dell’evento - significa identificare un preciso e sempre più diffuso stile di consumo, svincolato dall’idea del marchio a tutti i costi e che, ponendo attenzione alle possibilità che offre oggi il mercato, consente di incrementare il proprio potere d’acquisto e quindi vivere meglio».
I prodotti di qualità a basso prezzo anche a Roma e nel Lazio stanno conquistando una larga fetta di mercato. Il consumatore romano che si rivolge al low cost si colloca in una fascia di età che va dai 20 ai 45 anni. «Prima dei 20 anni si è ancora attratti dalla griffe e dalla pubblicità - chiosa Cinosi - dopo, comincia la valutazione qualità-prezzo ed una certa indipendenza di giudizio».
Low cost e cultura è forse il binomio che più funziona nella capitale. Le potenzialità sono enormi. Un esempio è la biglietteria «last minute» dell’Auditorium, dove l’offerta di biglietti a prezzi ridotti, anche del 50 per cento, consente la fruizione di concerti e manifestazioni culturali di qualità. Da due anni funziona ad Ostia Antica un’interessante offerta low cost, come spiega il direttore degli Scavi Archeologici Angelo Pellegrino: «Il prezzo d’ingresso agli scavi, per gli studiosi che desiderano visitare Ostia Antica e che impiegano anche due giorni, è uno dei più bassi in assoluto, appena 4 euro. Il concessionario ha inoltre messo a disposizione delle audio-guide al prezzo di 2 euro e 50 e una libreria con pubblicazioni a prezzi molto accessibili».
C’è poi l’iniziativa «Roma Pass», sperimentata negli ultimi mesi e che sarà attiva a partire dal primo gennaio. «Si tratta di una tessera - spiega Pellegrino - che il turista può acquistare a 20 euro, e che permette la circolazione con i mezzi pubblici per tre giorni, la visita gratuita in due musei e un biglietto scontato negli altri musei della capitale».
La sfida per il futuro è aperta, e lo dimostra anche lo sviluppo degli outlet intorno a Roma e l’enorme successo che hanno riscosso le proposte delle compagnie aeree operanti a Ciampino. C’è inoltre un sempre più esteso coinvolgimento di nuove categorie produttive, come sanitari e rivestimenti, e perfino abiti da sposa.
La sfida del nuovo stile di vita ha più successo nelle aree urbane, nell’hinterland si avverte ancora un attaccamento al consumo tradizionale.

Unica autentica difficoltà nella capitale: il costo dei locali commerciali in centro è alle stelle, e questo chiaramente si scontra con la filosofia del low cost. Che impone la diminuzione dei costi nella filiera produttiva, e quindi anche degli affitti.

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