Ancora fango Ora «Repubblica» arruola Mele, l’udc a luci rosse

E adesso «Repubblica», per aggiungere un’altra puntata del fango in prima pagina, arruola anche Cosimo Mele. Ve lo ricordate? Proprio lui, l’ex deputato dell’Udc protagonista, esattamente due anni fa, del festino a luci rosse e cocaina all’hotel Flora di via Veneto a Roma. Delle due prostitute che erano con lui, una si sentì male. Oggi, in vacanza con la famiglia a Rosa Marina, Mele tira in ballo Tato Greco, ex parlamentare Udc indagato per associazione a delinquere dalla procura di Bari assieme a Gianpaolo Tarantini. Greco è ora segretario della lista Fitto e responsabile delle candidature delle escort Patrizia D’Addario e Barbara Montereale. L’idea della serata, dice Mele parlando di Greco, fu «sua, poi mi chiamò dicendo che stava poco bene». Immediata la replica. «Le dichiarazioni rese dall’onorevole Mele sono il frutto di un terribile colpo di sole estivo, quando non di una inquietante farneticazione post-trauma», ribatte Greco all’intervista e annuncia querele contro Mele e anche Pierferdinando Casini se non smentirà le affermazioni di Mele che nell’intervista dice che nel 2006 il leader Udc lo avrebbe avvertito di «stare alla larga» da Greco. «Io non ho mai avuto alcunché da spartire con le signore con le quali Mele si è intrattenuto.

L’onorevole prova a tirarmi in ballo ancora una volta oggi, due anni dopo quei fatti, provando biecamente a sfruttare a proprio vantaggio il caos mediatico-giudiziario legato ad alcune inchieste rispetto alle quali, peraltro, sono totalmente estraneo».

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