Enrico Lagattolla
Ancora una violenza ai danni di una donna, la quinta nel giro di una settimana. E, ancora una volta, il volto dellaggressore è quello di un nordafricano. Venerdì pomeriggio, lultimo episodio. Il prefetto Gian Valerio Lombardi ripete che «non si può parlare di emergenza stupri a Milano», ma - su sollecitazione del sindaco Letizia Moratti - ha convocato per mercoledì prossimo una riunione del Comitato per la sicurezza e lordine pubblico.
Lennesima aggressione avviene alla luce del sole. Sono circa le 16.30, in una via Giambellino semi-deserta. Una donna, 49 anni, sta tornando a casa dopo aver portato a spasso il cane. Dallaltro lato della strada, un egiziano di 29 anni - un clandestino - si fa notare. Gesti volgari allindirizzo della signora, che accelera il passo in direzione della propria abitazione. Ma non è abbastanza rapida. Allaltezza del civico 130, luomo le si avvicina, la afferra, la spinge contro il muro, si abbassa i pantaloni, la tocca. La donna grida, si divincola e riesce a fuggire in direzione di un bar. Lì cè suo figlio.
Il ragazzo, insieme ad altri passanti, insegue legiziano. Laggressore si infila in un portone, entra nellappartamento di altri due nordafricani (poi portati in questura per violazione della legge sullimmigrazione) che però, resisi conto dellaccaduto, lo ricacciano in strada. Ad aspettarlo una piccola folla inferocita. Una breve colluttazione, luomo va a sbattere contro una vetrata ferendosi alla testa.
Scappa, ancora una volta. Sanguina. Chiama il 118, unambulanza lo raccoglie in via Manzano. Ai medici, racconta di essere stato investito da una motocicletta. Nel frattempo, però, la polizia ha diramato il suo identikit agli ospedali milanesi. E, alle 16.59, una chiamata dal San Carlo avvisa le forze dellordine. Un egiziano è stato medicato per un taglio alla testa. La fuga è finita. Lextracomunitario viene portato da una volante della polizia a San Vittore. Nel pomeriggio di ieri, infine, il pm Giusy Barbara inoltra al gip di turno la richiesta di convalida del fermo.
«Abbiamo fatto uno sforzo considerevole, e da alcuni giorni ci sono 150 agenti in più occupati in servizio straordinario», ricorda il prefetto Lombardi. Ma il nervo dei milanesi resta scoperto. E se Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione e membro della direzione nazionale di An, ribadisce che «per dare un segnale forte è necessario che il reato di stupro venga assimilato a quello di omicidio volontario», per il vicesindaco Riccardo De Corato «il rischio è che le ultime violenze alimentino unequazione tra clandestinità e pericolo. Ci troviamo su un crinale preoccupante, dobbiamo evitare che la paura sfoci nella xenofobia». «Il controllo del territorio - prosegue il deputato di Alleanza Nazionale - non si fa solo con le telecamere. La tecnologia serve, la videosorveglianza ad esempio ha reso più sicura la Stazione centrale. Ma non basta. Già il 27 luglio scorso, in occasione del Tavolo per Milano, il sindaco Moratti aveva fatto al governo una precisa richiesta: incrementare gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.