Andreas Lubitz

Sulla tomba di Andreas Lubitz c'è scritto solo Andy e un ricordo: "Resti nei nostri cuori. Con amore, mamma e papà"

Andreas Lubitz

Sulla tomba di Andreas Lubitz c'è scritto solo Andy e un ricordo: «Resti nei nostri cuori. Con amore, mamma e papà». Così genitori del pilota che si è volontariamente schiantato sulle Alpi francesi alla guida di un aereo con 149 passeggeri hanno cercato di rinchiudere nel privato una storia che per settimane ha tormentato il pianeta. Da quel 24 marzo, attorno a Lubitz si sono rincorse due ossessioni: dimenticarlo e spiegare il perché. Entrambe impossibili da realizzare. Non solo la tomba anonima: tanta è la voglia di seppellire con Lubitz il suo ricordo che con il pilota si è estinta anche la compagnia aerea, la Germanwings: lo scorso novembre Lufthansa, la società madre, l'ha incorporata in Eurowings e il marchio sta sparendo. Ma mai come stavolta la scelta di un singolo continua a produrre conseguenze: compagnie di tutto il mondo hanno cambiato le regole per rendere impossibile che un pilota resti solo in cabina. L'immagine stessa dei piloti è stravolta: da eroi dei cieli a cui consegnare la nostra vita, a sospetti da scrutare. Alcune autorità aeree nazionali hanno deciso che eventuali problemi medici e psichiatrici dei piloti vanno comunicati e al diavolo la privacy. Lubitz riuscì a pianificare nel dettaglio il suo suicidio-strage e nessuno lo vide ripiombare nella depressione che già nel 2008 l'aveva costretto a interrompere l'addestramento aereo, nessuno fece notare che aveva strappato il certificato medico che gli ingiungeva di restare a casa in malattia nel giorno in cui invece si portò alla cloche del volo 4U9525 (da Barcellona a Dusseldorf) e lo dirottò verso il nulla. Ora sappiamo i dettagli dei 27 anni di vita del pilota. Tutto passato al setaccio fine, adesso. L'ossessione di un'inesistente malattia agli occhi, la dozzina di specialisti consultati, le ricerche su internet con la parola suicidio e quel foglio in cui due giorni prima aveva scritto Decisione domenica e Bcn, sigla dell'aeroporto di Barcellona. Ora notiamo tutto, allora nessuno notò niente.

Ora crediamo di aver capito tutto, allora nessuno capì. Ma perché spezzare 149 vite per distruggerne una? Tante informazioni e nessuna risposta a questo dubbio, il più oscuro, l'unico che conti davvero. Forse Andreas Lubitz è davvero meglio dimenticarlo.

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