Anita Caprioli si innamora dell’infelice musicista cieco

A suo dire, l’esordiente regista Francesco Fei, con una lunga militanza nei videoclip, la vera protagonista di Onde doveva essere Genova, una città ferita, come lui stesso l’ha definita. Poi, difficoltà di vario genere hanno trasformato la storia in una sorta di Figli di un Dio minore, che finisce col raccontare una storia d’amore tra due diversi, Francesca (Anita Caprioli), bella ma con una voglia violacea che le deturpa il volto, e Luca (Ignazio Oliva), musicista non vedente. Con un simile scenario si può raccontare di tutto e il suo contrario. Sospeso o forse indeciso nello stile narrativo, Onde è rappreso dalla sua stessa materia, che lo indirizza verso un sentiero poetico di maniera. Le onde del destino, dell’anima e di tutto ciò che si desidera. Certo, lo stile è composto, essendo povero, visto che l’autore lo ha prodotto in proprio e spedito a vari festival.

Bastasse questo, Onde sarebbe da Oscar solo per dare corpo al desiderio del suo autore. Quanto ad Anita Caprioli, attrice bella e brava davvero, dovrebbe avere maggiore riguardo per la sua carriera.
ONDE (Italia, 2005) di Francesco Fei, con Anita Caprioli, Ignazio Oliva. 92 minuti

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