Annega nel ruscello per salvare capriolo

È morto annegato nelle acque gelide del fiume nel vano tentativo di salvare un cucciolo di capriolo, Roberto Valdata, 37 anni di Alessandria, appuntato scelto del soccorso alpino della Guardia di finanza di Cuneo. A far ritrovare il suo corpo congelato, nascosto sotto i tronchi trasportati dalla corrente è stato Upi, il pastore tedesco che da oltre un anno seguiva il giovane finanziere durante le ricerche di alpinisti sepolti sotto la neve o di escursionisti persi in montagna. Lo ha vegliato tutta la notte e poi alle prime luci dell'alba è ritornato vicino all'auto, in attesa dei soccorsi, che ha guidato dal suo «compagno di squadra» che ormai era deceduto da diverse ore. Lunedì il finanziere era a riposo ma aveva deciso di allenare comunque il suo cane, in un’oasi naturale a pochi chilometri da casa. Quando i vigili del fuoco lo hanno trovato, Roberto Valdata era disperatamente aggrappato ad un tronco che, invece di salvargli la vita lo ha trascinato a fondo, nel turbinio delle acque del canale, rese indomabili dalle abbondanti nevicate di questi ultimi giorni.

Nonostante la giovane età e un fisico allenato alle situazioni estreme, l'uomo non è riuscito a contrastare la forte corrente e il freddo che in pochi minuti lo hanno stremato. A qualche metro di distanza i soccorritori hanno trovato anche il corpo del capriolo che Roberto Valdata aveva tentato di salvare.

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