«Un anno di centrosinistra con un bilancio deludente»

Marzio Fianese

Quella di ieri è stata una data significativa per il Lazio. È già passato un anno da quando il centrosinistra è arrivato in Regione, ma tra il lavoro svolto nei primi dodici mesi dall’attuale maggioranza e quello portato a termine nello stesso periodo dal centrodestra che l’ha preceduta la differenza è davvero notevole.
A spiegarlo è Stefano De Lillo, vicecapogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio: «La prima differenza che colpisce è il numero di leggi approvate. Nel primo anno di lavoro il centrodestra in Regione approvò diciotto leggi, il centrosinistra soltanto sei. Siamo stati tre volte più bravi. Fare leggi è importante, significa recepire le istanze del territorio, dar spazio ai bisogni dei cittadini. Anche da questo punto di vista col centrodestra la Regione ha conosciuto un fermento diverso: ben duecentocinquantasette proposte di legge presentate nel primo anno, contro le centotrentadue presentate col centrosinistra. E nonostante il lavoro in più che le tante proposte di legge ci hanno dato, abbiamo approvato più leggi dell’attuale maggioranza non solo in termini assoluti, ma anche in percentuale: una ogni quindici, contro l’una ogni ventidue del centrosinistra».
Come mai?
«Noi abbiamo fatto meglio non certo per una maggiore disponibilità di strutture. Lo dimostra il differente numero delle Commissioni. Per essere approvate, le proposte di legge devono prima essere esaminate dalle apposite commissioni tematiche. Ebbene, la cosa più straordinaria è che il centrosinistra è riuscito nell’impresa di approvare molte meno leggi di noi pur avendo aumentato di quasi un terzo proprio il numero delle Commissioni del Consiglio regionale: le sole Commissioni permanenti erano dodici, sono diventate diciassette. In tutto, noi avevamo diciotto Commissioni, loro ne hanno ventitrè».
Ma l’attività legislativa non si misura soltanto dal numero di leggi prodotte...
«Giusto. Su sei leggi da loro varate, quattro sono atti dovuti. In un anno hanno prodotto soltanto due nuove leggi».
Vuole dirci che questo è tutto ciò che ha fatto il centrosinistra in un anno di governo del Lazio?
«No, c’è un altro aspetto accanto a quello dell’aver fatto poco: c’è l’aver bloccato o interrotto quello che aveva fatto il centrodestra. A cominciare dalle infrastrutture: bloccato il Corridoio Tirrenico e la Cisterna-Valmontone, finanziati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica più di un anno fa per 520 milioni di euro. Bloccata la conversione a carbone pulito della Centrale Enel di Torrevaldaliga. Bloccata la soluzione del problema della discarica di Malagrotta. Bloccata la Carta Senior.

Non più finanziata la legge sugli Oratori. Noi nel primo anno abbiamo varato la legge sugli oratori e aperto un ospedale, il San Raffaele. Storace era sempre in aula. Marrazzo invece è passato da “Mi manda Raitre” a “Chi l’ha visto?”».

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