Pagare meno pagare tutti, promette Walter Veltroni. A chi gli contesta che da sindaco di Roma in verità le aliquote le ha portate tutte al massimo, il candidato premier del Pd replica che lamministrazione locale è diversa da quella nazionale. Poi passa a tessere le lodi del governo Prodi, che, grazie alla lotta allevasione fiscale, avrebbe lasciato in eredità un «tesoretto» che consentirebbe oggi di diminuire le tasse. Di qui la promessa: taglio delle aliquote Irpef di un punto lanno per tre anni e sconti Irpef sul salario di produttività. Nel merito però, Veltroni non entra.
Altrimenti dovrebbe ricordare che il suo predecessore, dopo aver promesso la «riduzione dei costi dello Stato per ridurre le tasse», ha fatto lesatto contrario, ampliando la spesa pubblica e aumentando le tasse, vecchio «vizio» del viceministro alle Finanze Vincenzo Visco: 67 nuove imposte, pressione fiscale più alta di circa 2 punti, con laggravante del via libera ai Comuni sullaumento delle aliquote. E le parole del ministro Tommaso Padoa-Schioppa, dallepica frase: «Le tasse sono belle», allultima confessione: «Il tesoretto? Non esiste».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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