Occasione prestigiosa, anche se poco concreta. Nessun dubbio sullimportanza del Prix Italia: i cinquantasette anni di storia, e il numero di paesi partecipanti (ben 42 alla prossima edizione, programmata a Milano dal 18 al 24 settembre) lo testimoniano. E però curioso che, dopo aver vinto, i premiati del concorso non vengano mai programmati sui nostri teleschermi. Al Prix Italia questanno farà da anteprima per quattro attesi prodotti della prossima stagione. Innanzitutto Il grande Torino: miniserie di Raiuno sulla tragedia della squadra di calcio perita nella sciagura di Superga, per la regia di Claudio Bonivento e interpretata da Beppe Fiorello, Remo Girone, Tosca DAquino, Michele Placido. Quindi Nebbie e delitti: quattro episodi per Raidue tratti dai gialli di Valerio Varesi, in cui il commissario Luca Barbareschi risolverà alcuni misteriosi casi domicidio.
1968 sintitola invece il film con cui (dopo i simili 1956 e 1963) Nicola Caracciolo narrerà su Raitre un anno chiave della nostra storia recente; mentre Perché Alessandrini? di Rai Educational cercherà di far luce sulla fine del procuratore milanese ucciso dalle Brigate rosse il 29 gennaio 1979.
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