Antitrust, 12 milioni di multe in difesa dei consumatori

Multe per oltre 12 milioni di euro dall’Antitrust nel corso dell’ultimo anno. È il bilancio dell’attività 2011 per l’Authority guidata da Giovanni Pitruzzella (e da Antonio Catricalà fino a metà novembre) in applicazione del codice del consumo. Oltre 12 milioni di sanzioni, quindi, con 133 procedimenti chiusi e 35 istruttorie che sono sfociate in misure pro-consumatore adottate dalle aziende coinvolte, per un totale di 168 decisioni. Accanto all’arma delle multe, anche quest’anno l’Autorità ha usato, quando «realmente utile per la tutela dei cittadini, lo strumento degli impegni, presentati dalle aziende e strettamente monitorati dagli uffici durante la fase di applicazione».
L’azione dell’Antitrust, supportata dalle denunce delle associazioni dei consumatori e dei cittadini, «ha spaziato a 360 gradi: dal mancato riconoscimento della garanzia a carico del venditore, agli inganni sulla rete, dalla scarsa trasparenza dei contratti nel libero mercato dell’energia ai tachimetri «taroccati», fino alle finte università».
Nei settori energia, industria, informatica e commercio l’Antitrust «ha sanzionato il fenomeno, che ha interessato i più importanti operatori del settore, delle attivazioni non richieste di fornitura di energia e gas». Sempre più diffusi gli inganni su internet, messi in atto da soggetti che risiedono spesso in paesi extraeuropei, e che diffondono le loro pratiche scorrette, come il pagamento di servizi non richiesti, attraverso i siti web, moltiplicando così la capacità offensiva. Sanzionati anche i comportamenti scorretti di venditori di auto usate che «taroccavano» i tachimetri per fare apparire più nuove le vetture proposte.

L’Autorità ha anche verificato a campione la correttezza dei saldi 2011, scoprendo anche negozi non in regola: qualche operatore aveva alzato il prezzo di riferimento per fare apparire lo sconto particolarmente conveniente.

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