Antonio Maria Pucci

Si chiamava Eustachio ed era nato a Poggiole di Vernio (Firenze) nel 1819. Nel 1837 entrò nell’ordine dei serviti a Firenze col nome religioso di fra’ Antonio Maria. Fu assegnato al convento che i Servi di Maria avevano a Monte Senario. Nel 1843 venne ordinato sacerdote e, l’anno seguente, nominato viceparroco nella parrocchia viareggina di Sant’Andrea. Divenuto titolare effettivo della parrocchia nel 1847, si prodigò con zelo davvero esemplare per i suoi fedeli. Questi, a causa della piccola complessione fisica, lo chiamavano “il curatino” (dovevano volergli davvero bene, perché i toscani sono di solito molto più feroci nei soprannomi). Il Pucci ricoprì, via via, varie cariche in seno al suo ordine: esaminatore prosinodale per l’arcidiocesi di Lucca (da cui Viareggio dipendeva), priore del suo convento, superiore della provincia toscana dei serviti dal 1883 al 1890. Instancabile fondatore, creò innumerevoli forme associazionistiche per ogni età, sesso e Stato civile. Nel 1853 fondò le Suore Mantellate Serve di Maria, destinandole all’educazione delle fanciulle. Tre anni dopo aprì una casa per bambini poveri malati di scrofolosi e bisognosi, secondo la medicina del tempo, di bagni di mare. Forse fu la prima iniziativa del genere in Italia.

Padre Pucci aggiunse anche l’introduzione della San Vincenzo, delle pontificie Opere Missionarie e la creazione della Confraternita della Misericordia. Una notte freddissima del 1892, nel correre al capezzale di un malato, si prese la polmonite. Poiché a quel tempo non c’era rimedio per questo male, ne morì in pochi giorni.

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