Nuovo affondo della Consob nella partita Antonveneta. Accertata lesistenza di un patto parasociale ieri notte la Commissione di Lamberto Cardia ha infatti sterilizzato i diritti di voto di Banca Popolare Italiana (30%) e della Magiste di Stefano Ricucci (poco meno del 5%). La decisione della Consob, che si è appoggiata sugli elementi acquisiti dalla Procura di Roma, pesa come piombo sullassemblea Antonveneta che lunedì sarà chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione.
A questo punto (sterilizzati anche i diritti di voto dei fondi delle isole Cayman: Generation Fund e Active Fund) la bilancia dei pesi azionari potrebbe infatti tornare a favore di Abn che poche ore prima aveva visto fallire la propria Opa. In due mesi lofferta olandese (26,5 euro per azione) ha infatti raccolto poco più del 2,88% di Antonveneta. Un esito senza appello per Piazza Affari dove il titolo del gruppo padovano ha ceduto il 2,14% a 25,15 euro. Un bilancio difficile da accettare per il presidente di Abn, Rijkman Groenink. Visto che, pur considerando il 52-53% nelle mani dellampio fronte raccolto intorno alla Popolare Italiana (lex Bipielle) e il peso di qualche altro pacchetto «amico», allappello dellOpa olandese manca almeno il 10% del capitale padovano. Per Amsterdam, che grazie alla conversione di un prestito obbligazionario ha superato di un soffio il 30%, le cose non sono insomma andate come sperato. Forse anche rispetto a qualche socio della banca, ai fondi e agli hedge che allultima assemblea si erano affidati a Deminor. Abn aveva peraltro già rinunciato a replicare al rilancio di Gianpiero Fiorani e, se non vincerà sul fronte legale, potrebbe scegliere di cedere il proprio pacchetto allOpa «nemica» da 24,47 euro e consolarsi con la plusvalenza (lalternativa è lOps che tra contanti e azioni valorizza Antonveneta 27,5 euro). Fiorani è indagato per falso in bilancio e quindi molto dipenderà dal lavoro della Procura mentre sullo sfondo resta la durezza di uno scontro basato su un groviglio di esposti e ricorsi al Tar.
Dietro alla pretesa bandiera della difesa dellitalianità, ha detto il ministro Giorgio La Malfa alla Reuters, il vero scontro è tra Fiorani e il presidente di Capitalia (di cui Abn è socia) Cesare Geronzi. Il banchiere che secondo indiscrezioni avrebbe anche consigliato Amsterdam di affidarsi a Guido Rossi.