da Vallo della Lucania (Salerno)
La sua prima preoccupazione, poco dopo essere stata salvata da quattro vigili del fuoco, che l'hanno tirata su da un burrone profondo oltre 150 metri, nel quale era precipitata con la sua auto, è stata «la paura che i miei figli non mi consentiranno di guidare l'auto». Eppure, Maria Scarpa, una pensionata di 75 anni, nella tarda mattinata di ieri ha visto la morte con gli occhi.
Stava percorrendo la strada statale 48, di ritorno dal cimitero di Pollica, nel salernitano, dove era andata a portare i fiori al marito. Poco prima di arrivare a casa, a Vallo Scalo, l'utilitaria condotta da Maria Scarpa, l'ha tradita: le ruote, probabilmente a causa della pioggerellina che aveva cominciato a bagnare l'asfalto, hanno fatto «scivolare» l'auto contro un guard rail. Il boato è stato possente, la vetturetta ha sfondato la protezione di acciaio ed è precipitata nel burrone a forte velocità». La corsa si è arrestata contro un albero.
La prima buona notizia è arrivata quando i vigili del fuoco hanno potuto annunciare che l'automobilista era viva e sembrava in discrete condizioni fisiche. «Indossavo la cintura di sicurezza. In paese lo sanno tutti che sono una brava guidatrice e, soprattutto, molto prudente. Spero che i miei figli mi ricomprino unauto nuova».
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