Anziana trovata morta in casa: cause del decesso ancora incerte

Si sospetta l’omicidio, ma la polizia ha molti dubbi sul vero movente

Continua a rimanere un giallo la morte di Carla Bertazzoni, 83 anni, trovata morta nella vasca da bagno all’interno della sua abitazione in via Cerkovo 51. Ancora incerte le cause del decesso, l’autopsia non le ha ancora stabilite con sicurezza, bisognerà attendere l’esito di una serie di esami. Ma nel caso fosse stato assassinata, non si riesce bene a focalizzare il movente in quanto, a parte borsetta e portafoglio, non risultano mancare altri oggetti di valore, tutti puntualmente ritrovati a casa.
Insomma un vero «mistero» nel senso più classico, che ha come unica certezza il fatto Carla Bertazzoni è morta. La mattina del 27 aprile la vicina, sua amica e coetanea, va a bussare alla sua porta, preoccupata perché la sera prima non l’ha vista sul ballatoio. La donna trova la porta aperta, entra, vede la luce del bagno accesa, e trova il corpo. Carla Bertazzoni, vestita di tutto punto, scarpe comprese, è sul fondo della vasca con sotto due dita d’acqua.
Una accurata perquisizione dell’abitazione consente di recuperare tutti gli oggetti di valore, compreso alcuni gioielli affidati alla vittima da un’altra vicina molto anziana che doveva farsi ricoverare in ospedale. Mancano però borsa e portamonete. E poi c’è quella porta aperta, particolare insolito, considerando quanto gli anziani si sentano insicuri e stiano attenti a chiudersi bene a chiave. Da spiegare anche la presenza del corpo nella vasca e l’acqua sul fondo.
L’autopsia, che avrebbe dovuto dare indicazioni precise sulle cause del decesso, lascia invece aperte entrambe le ipotesi: omicidio e morte naturale. I medici infatti non trovano indizi evidenti che la pensionata sia stata uccisa da un malore, ma neppure riescono a capire come possa essere stata assassinata.
Molti dubbi anche sul movente di un eventuale delitto. La donna era una specie di «cassaforte» condominiale, in quanto di lei nel palazzo si fidavano tutti, affidandole risparmi e gioielli. Per esempio incassava la pensione di un vicino e poi provvedeva a pagargli l'affitto, fargli la spesa, passargli qualche spicciolo al giorno e persino mettergli da parte qualche risparmio. Quattrini trovati su un conto corrente intestato all’uomo.
L’ipotetico assassino potrebbe avere saputo e tentato un furto. Poi, sorpreso dalla donna, l’avrebbe uccisa per non essere denunciato.

Ma dalla casa, come detto, a parte la borsa e il portamonete con pochi spiccioli, non manca nulla. Né del resto è facile ipotizzare l’irruzione di uno sconosciuto in un microcosmo dove tutti si conoscono e si «controllano» a vicenda badando così, in qualche modo, l’uno all’altro. Insomma il mistero continua

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