Anziani, arriva il caldo e gli «angeli» vanno in ferie

Anziani, arriva il caldo e gli «angeli» vanno in ferie

(...) Ora che è estate, però, proprio nei giorni della prima asfissiante afa che sfianca anche chi ancora anziano non è e nonostante gli appelli comunali pro anziani, al signor Bosi è arrivata una telefonata del Servizio territoriale di Salita Noce, cioè la «mano» di Tursi sul territorio in materia di servizi socio-assistenziali.
Una cortese funzionaria ha avvertito il pensionato che l’assistenza comunale verrà sospesa dal 15 al 31 agosto. «Perché non ci sono operatori e poi abbiamo un budget ridotto» gli ha spiegato.
Anche l’operatrice regionale, con tutta probabilità dovrebbe andare in vacanza, forse a fine luglio, ma verrà sostituita per il periodo di assenza in modo da non sospendere il servizio.
Il Comune, invece non mette a disposizione sostituti. In assenza di operatori semplicemente decide di sospendere il servizio. Un bel modo per sentirsi vicini ai dolci «vecchietti».
Per il signor Bosi l’annuncio della sospensione tra il 15 e il 31 agosto è stata una doccia fredda, ma non certo rinfranscante. Dopo la telefonata il pensionato si è, nell’ordine, arrabbiato e anche un po’ preoccupato.
«E io - si è detto - che diamine faccio nei giorni dove nessuno viene a vedere come sto e se sono ancora vivo? Tra l’altro l’addetta della Regione è una perla di donna che mi dà assistenza anche nella pratiche mediche di cui ho bisogno.
Il personale comunale viene solo a tenermi compagnia, ma a me, che ho difficoltà a muovermi in casa e sono caduto già tre volte, e sono pure cardiopatico, mi va bene anche quello, ci mancherebbe».
Dal Servizio Territoriale di Salita Noce confermano sospensione dell’assistenza a domicilio, ma buttano acqua sul fuoco. «In fondo si tratta solo di due settimane - ha spiegato una rassicurante e solerte responsabile dell’ufficio -. Il signor Bosi - ha precisato l’addetta - non verrà lasciato senza assistenza per troppo tempo».
In fondo cosa sono due settimane per un anziano che vive solo, ha un cuore e le gambe malandate e non vedrà anima viva cinque giorni su sette? La funzionaria ha pure detto che il servizio riprenderà ad inizio settembre. Per quanto, però, non si sa. «Sì non sappiamo per quanto tempo ancora continuerà l’assistenza - ha detto - d’altronde - ha aggiunto - il nostro budget è limitato e i fondi scarseggiano. Anche per questo non riusciamo a sostituire il personale che va in ferie».
Insomma non c’è nulla di certo e gli «angeli custodi» degli anziani chiudono per ferie, fanno serranda selvaggia alla faccia di chi si trova vecchio, solo e malato in casa, nel cuore di una città arroventata e svuotata.
E il signor Bosi? Potrebbe andare in qualche centro commerciale a godersi l’aria condizionata, ammesso che ci arrivi con i suoi problemi di cuore e alle gambe.

«Io spero - ha commentato amaro il pensionato - che il Comune ci ripensi e trovi i sostituti di quegli operatori che vanno in vacanza. Di anziani soli come me ce ne sono tanti a Genova e abbandonarli, anche solo per due settimane, non lo trovo giusto». No, non è giusto, a maggior ragione nella «città dei diritti».

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