Anzio Un’altra baby-bravata: cerca di provocare un incidente

Piazza due cassonetti della spazzatura in mezzo alla strada e si nasconde. Non solo. Una volta scoperto estrae un coltello e ferisce gravemente un giovane di 24 anni. Sette mesi d’indagine, ieri la convalida del fermo e l’arresto di un ragazzino per tentato omicidio aggravato da futili motivi. Protagonista, ancora una volta, un minorenne «annoiato». Poteva finire in tragedia la «bravata» ideata la scorsa estate dal diciassettenne di Anzio che per poco non ha provocato un drammatico incidente sulla strada di fronte alla stazione ferroviaria. Luglio, sono passate le 3 di un sabato come tanti. Su viale Mencacci, la strada litoranea, sopraggiunge una Smart guidata da due giovani. Va veloce l'utilitaria, ma non abbastanza per centrare in pieno i grossi contenitori pieni di spazzatura. Marco, chiamiamolo così, li ha messi al centro della carreggiata, vuole vedere se l’automobilista riesce a schivarli o no. Il ragazzo alla guida frena per evitare l’ostacolo, rischiando di finire contro le auto parcheggiate. Marco osserva a distanza, gli altri se ne accorgono e, passato lo spavento, lo inseguono. Raggiunto, il minorenne sferra un colpo di lama sul torace del ventiquattrenne lasciandolo sanguinante a terra. L’amico chiama i soccorsi. Mentre i carabinieri organizzano una battuta alla ricerca dell’aggressore, il giovane viene operato d’urgenza nel vicino ospedale. Ha il polmone destro perforato ma se la caverà. Gli inquirenti non hanno molti elementi, solo tracce lasciate sul posto dal delinquente in fuga. «Abbiamo indagato sui ragazzi che di solito tirano a far mattina - spiega il maggiore Emanuele Gaeta - e raccolto indizi sufficienti perché il gip dei Minori potesse emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere».
Intanto Navtej Singh, l’indiano di 36 anni arso vivo alla stazione di Nettuno per un’altra ben più grave bravata, è stato operato. L’intervento, durato quasi quattro ore, è stato condotto dall’équipe del primario Paolo Palombo del Sant’Eugenio. I medici hanno trapiantato pelle sana su oltre il 90 per cento di quella necrotizzata. In particolare sugli arti inferiori, sulle braccia e sui glutei. Le mani, anch’esse ustionate, sono state medicate.

«Siamo soddisfatti dell’intervento che si è presentato ben più complesso del previsto - spiega il professor Palombo - a causa della profonde ustioni riportate. Al momento i parametri vitali del paziente sono regolari. Nonostante le sue condizioni siano ancora gravi, siamo moderatamente ottimisti». Entro due settimane Navtej verrà sottoposto a un secondo intervento chirurgico.

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