La vita è tutta un jazz per Fedele Confalonieri, l'inossidabile presidente Mediaset. E' fatta di assoli, di jam session, soprattutto d'improvvisazioni. Non c'è da sorprendersi dunque se quando alla presentazione dell'Aperitivo in concerto, la rassegna musicale sua creatura e fiore all'occhiello della stagione culturale milanese, qualcuno gli domanda se il governo presieduto dal suo amico di sempre Silvio Berlusconi arriverà fino al 2013, Confalonieri risponda, nemmeno troppo sibillino: «La parabola del Paese è come il jazz che è fatto d'improvvisazione: nell'improvvisazione si può mantenere una jam session per ore ed ore, sino a quando i musicisti ne hanno voglia, quindi...».
Non c'è, invece, alcun tipo d'improvvisazione nel cartellone della stagione numero ventisette dell'Aperitivo in concerto che dal 6 novembre al 25 marzo inonderà di sound and swing il Teatro Manzoni con quindici appuntamenti domenicali di musica organizzati da Mediaset e Publitalia, in collaborazione con Peugeot e 3 Italia come sponsor privati. «Puntiamo su una musica contemporanea, raffinatissima, scegliendo artisti che sappiano comunicare con il grande pubblico, anche con i più giovani», spiega Confalonieri. «Ed è un buon segno vedere che i privati investono volentieri in questa rassegna musicale dando un segnale forte al mondo industriale, perché i soldi spesi nella cultura non sono mai buttati via».
Una stagione con due prime assolute, tre europee e sei italiane che punta soprattutto sulla musica contemporanea di frontiera. Prime note domenica 6 novembre, com'è tradizione alle 11 mattino, con il Dave Holland & Pepe Habichuela Flamenco Quintet: il leggendario contrabbassista sarà affiancato da uno dei più virtuosistici gruppi spagnoli di flamenco guidati dal celebre chitarrista Pepe Habichuela.
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