Torna libero il leader della «cricca», il fulcro di tutte le ultime inchieste che hanno scosso il mondo politico, da quella su G8 e Grandi eventi a, ultima, quella sulla casa dellormai ex ministro Claudio Scajola. Diego Anemone, il costruttore romano che per gli inquirenti era al vertice del sistema basato su favori a politici e potenti in cambio di appalti, lascerà con ogni probabilità già oggi il carcere di Rieti, dove è rinchiuso dallo scorso 10 febbraio. Motivo della scarcerazione, la decorrenza dei termini di custodia cautelare, tre mesi per il reato di corruzione.
Il gip di Perugia, che pure nel marzo scorso aveva detto no al ritorno in libertà richiesto dai legali dellimprenditore e degli altri esponenti della «cricca», stavolta non si è opposto. E, dunque, Anemone tornerà a casa. Così come tornerà a casa un altro dei membri della «cricca», il funzionario della Protezione civile Mauro della Giovampaola, coinvolto nellinchiesta sul G8. Restano invece in carcere gli altri due presunti componenti del sodalizio, Angelo Balducci e Fabio De Santis: entrambi, indagati anche nellambito dellinchiesta della procura di Firenze per lappalto della Scuola marescialli, hanno scelto il rito abbreviato, e non potranno quindi lasciare il carcere.
Il fulcro di tutte le grandi inchieste degli ultimi mesi, Diego Anemone e la sua «cricca». Sì, perché dallo scorso 10 febbraio, il giorno in cui è scattato lormai celebre blitz sui Grandi appalti della Protezione civile e il G8 della Maddalena, non cè indagine in cui limprenditore e la sua rete pronta a elargire favori non compaiono: la macchina a tizio, il posto di lavoro a caio, laiutino - si fa per dire - in denaro per comprare o ristrutturare casa a sempronio. Insomma, quello che gli investigatori hanno ribattezzato il «sistema Anemone». Un sistema che aveva un ottimo fondo cassa, ben custodito da Don Bancomat, al secolo don Evaldo Biasini, il missionario che secondo gli inquirenti avrebbe fatto da cassaforte della «cricca». Un sistema che nel giro di neanche dieci anni avrebbe fatto di Anemone il principe degli appalti, con una corsia preferenziale per ogni affare ghiotto.
Lultima vicenda in ordine di tempo in cui è comparso ancora una volta Anemone è quella della compravendita dellappartamento con vista Colosseo dellex ministro Claudio Scajola.
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