Appartamenti requisiti: chiesto rinvio a giudizio per il presidente Medici

Abuso in atti d’ufficio. Questo il reato per il quale i pubblici ministeri Salvatore Vitello e Maria Cristina Palaia hanno chiesto il rinvio a giudizio del presidente del X Municipio, Sandro Medici, in relazione ai provvedimenti con i quali aveva requisito nell’ottobre scorso quindici appartamenti nella zona di Cinecittà e Tiburtino per porre freno a una situazione di emergenza sociale in materia abitativa. A decidere sulla richiesta dei magistrati sarà il giudice dell’udienza preliminare, Bruno Azzolini, davanti al quale il presidente del Municipio sarà assistito dagli avvocati Marco Lucentini e Federica Brancaccio. Sono due i provvedimenti contestati a Medici dai pubblici ministeri, in quanto non rientrerebbero nelle specifiche prerogative del presidente del Municipio: quello del 24 ottobre scorso con cui aveva requisito alcuni appartamenti per farci alloggiare famiglie senza casa a Cinecittà in via Lucio Calpurnio Bibulo 13 e quello precedente, del 30 settembre, con cui, nello stesso edificio, aveva temporaneamente requisito altri tre appartamenti, destinati ad anziani sfrattati. Sulla questione si erano pronunciati anche i giudici del Tribunale amministrativo regionale. Il 25 gennaio scorso infatti il Tribunale amministrativo del Lazio aveva respinto la richiesta di sospensione dei provvedimenti di Medici avanzata dalla società Immobiliare Trea, proprietaria dell’immobile in cui vennero requisiti gli alloggi, sostenendo l’assenza di un grave ed irreparabile danno per la stessa società.


Intanto per il mese di aprile è stata fissata anche un’altra udienza davanti al Tribunale del riesame, che dovrà decidere sulla richiesta dei pubblici ministeri di disporre il sequestro preventivo degli appartamenti requisiti da Medici. Analoga richiesta era stata precedentemente rigettata da parte del giudice delle indagini preliminari.

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