Cronaca locale

Apprendistato in banca per 1500 giovani

L’assessore Guglielmo: «È un’alternativa concreta alle collaborazioni fittizie e alla precarietà. Questo tipo di contratto diventerà la via principale per entrare nel mondo del lavoro». Previste anche lezioni in aula e on line

Roberto Bonizzi

Millecinquecento posti di lavoro per i giovani. In banca. Con la «benedizione» della Regione e dell’Abi. Proprio la Lombardia sarà la prima regione d’Italia a mettere in pratica l’intesa firmata a Roma il 23 giugno scorso tra l’Associazione bancaria italiana e dai sindacati di categoria per l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante all’interno delle banche, una forma di contratto prevista dalla nuova normativa in materia di diritto del lavoro firmata da Marco Biagi.
Le porte della professione si schiuderanno con maggiore facilità per giovani con un’età compresa tra 18 e 29 anni. I requisiti richiesti sono minimi, il diploma o una qualifica specifica, ma le possibilità sono aperte anche ai neo laureati. «Si tratta di un passo importante per la piena operatività del nuovo apprendistato anche in Lombardia - commenta Alberto Guglielmo, assessore all’Istruzione, formazione e lavoro del Pirellone -. Aprendo le porte alla sperimentazione la Regione conferma l’impegno attivo nell’attuazione della riforma del mercato del lavoro e nella definizione e messa in opera di nuovi strumenti per rendere sempre più efficiente e trasparente l’incontro tra domanda e offerta di occupazione».
Una possibilità di lavoro seria, intanto. «Il contratto di apprendistato, secondo la nuova disciplina - prosegue Guglielmo - è il primo e principale canale per l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani fino a 29 anni, un’alternativa concreta alle collaborazioni fittizie e alla precarietà». Con qualcosa di più di una speranza per conquistarsi un impiego stabile in futuro.
In Italia gli impiegati nel settore bancario sono 300mila, dato ufficiale fornito dall’associazione degli istituti di credito. «L’applicazione e la diffusione dell’accordo anche nelle altre Regioni potrebbero portare fino a 3-4mila nuove assunzioni - spiegano i vertici dell’Abi -. Speriamo che l’esempio della Lombardia venga seguito a breve anche da altri. È prevedibile infatti che, al termine del periodo di apprendistato, sarà elevato il numero dei lavoratori confermati in servizio». Già attualmente, con i vecchi contratti di formazione e lavoro, circa il 90 per cento degli apprendisti vengono assunti dalle banche al termine del primo periodo.
I termini del nuovo contratto prevedono un totale di 480 ore da passare in azienda, suddivise in quattro anni. E sono nove le figure professionali interessate dagli accordi con uno stipendio legato all’inquadramento. Addetti operativi, all’attività commerciale, operatori di banca telefonica, assistenti alla clientela. Le imprese del credito hanno già promesso ai 1.500 giovani una formazione «ampia, seria e approfondita». E la fase di apprendimento sarà assistita dalle tecniche più innovative, comprese lezioni in aula, via internet (e-learning) e sul campo (on the job).
Una possibilità di lavoro concreta. E il Pirellone si è già fatto garante per il controllo tutte le nuove situazioni professionali. «A garanzia dell’efficacia dell’intervento - dice l’assessore regionale - ci impegniamo ad attivare il monitoraggio dei risultati della sperimentazione.

Ciò consentirà in tempi brevi alla messa a punto dei profili procedurali che dovranno condurre a un meccanismo di verifica, riconoscimento e certificazione del percorso formativo seguito dai singoli apprendisti e dei relativi esiti occupazionali».

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