«Per apprezzare l’omeopatia occorre conoscerne davvero tutti i segreti»

Nel 2002, l'Omeopatia è stata definita atto medico dalla Fnom-Ceo, Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
I medicinali omeopatici sono considerati farmaci da un Decreto dello Stato Italiano (D.L. 185 del 1995) e regolamentati dal testo Unico del farmaco (D.L. 219/2006 24 Aprile 2006).
Il medico omeopata è un medico a tutti gli effetti. Infatti anche noi sanitari che ci occupiamo pure di omeopatia, oltre che di allopatia o medicina convenzionale, abbiamo dovuto, naturalmente, frequentare sei lunghi anni di Università, conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia, l'abilitazione alla professione, l'esame di Stato, chiedere ed ottenere l'iscrizione all'Ordine Professionale.
Ricordo ancora l'emozione provata nel ricevere l'Attestato di abilitazione alla professione medica. Più che mai in quel momento, si radica in ogni neo-dottore, la consapevolezza della responsabilità che, in prima persona, sta per assumersi sia ambito fisico che morale, nel seguire e capire il cammino personale di ogni paziente naturalmente.
So che è doveroso tenersi, in ogni professione, aggiornati e cercare sempre nuovi strumenti nuovi in quanto sino ad un certo momento, a noi sconosciuti.
Tutto ciò che è sconosciuto è sospetto. È faticoso conoscere, anche se conoscere porta a capire. «Ci sono più cose tra cielo e terra, Orazio, che in tutta la filosofia» ci suggerisce Shakespeare. Ho letto Hahnemman, l'ideatore dell'omeopatia, la legge fondamentale della quale è la «legge dei simili» già intuita da Ippocrate, il famoso medico di Coo che pose le basi della medicina scientifica.
Ero e sono sempre più convinta che più conoscenze si acquisiscono, più a fondo si può curare, ove possibile, il malato, quell'essere umano che si fida di noi e al quale, anche per questa ragione, dobbiamo profonda attenzione e rispetto.
Dopo l'iscrizione all'ordine dei medici mi è parso utile e corretto frequentare anche scuole di omeopatia, di omotossicologia, di floriterapia per conoscere argomenti dei quali si parla. Qualsiasi terapia e filosoficamente, qualsiasi concetto, per venire valutati sia negativamente che positivamente devono essere seriamente studiati. Oggi pure gli attestati di frequenza alle scuole sopra nominate, sono nel mio studio medico perché, ove possibile, anche i farmaci omeopatici, sono utili e se prescritti «ad personam», decisamente efficaci. L'ho verificato nella pratica o, come si suol dire, sul campo. Non si userà soltanto l'omeopatia per una patologia funzionale.

Non si dimenticherà, certamente, l'efficacia della corretta prescrizione antibiotica né l'efficacia di una altrettanto corretta alimentazione o di ogni altro strumento terapeutico ove utili e indispensabili.
*Medico Chirurgo specialista in Omeopatia

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