"Approvate subito il Pgt o la città si ferma"

ULTIMATUM Assimpredil sprona il Comune. De Albertis chiede di decidere sul piano urbanistico. L’assessore De Cesaris: "A gennaio delibera in consiglio". Il sindaco: "Expo, ho messo la faccia su un progetto diverso dal mio"

"Approvate subito il Pgt o la città si ferma"

«Facciamo in fretta perché Milano rischia di fermarsi», l’appello lanciato dal mondo dell’imprenditoria edile per bocca del presidente di Assimpredil Ance, Claudio De Albertis. Il riferimento è l’adozione da parte del Comune del piano di governo del territorio: «Non sono le regole che costruiscono il mercato - sostiene De Albertis davanti all’assemblea generale - le regole sono il presupposto del mercato e il pgt è lo strumento centrale che permette al mercato di crescere: facciamo in fretta perché Milano rischia di fermarsi. È un appello che rivolgo all’attuale amministrazione ma anche all’opposizione». De Albertis ha ricordato che nel Rapporto congiunturale previsionale si parla di permessi per costruire rilasciati per il corrispettivo di «1.500 alloggi l’anno, cui possiamo aggiungerne altri 1.500 ristrutturati e immessi nel mercato e altrettanti ristrutturati e rioccupati dai proprietari. Se aggiungiamo anche le quantità previste dai Pii, arriviamo a circa 13mila alloggi l’anno». Rispetto a questi dati, il Pgt «nell’attuale formulazione potrebbe consentire uno sviluppo demografico da oggi al 2030 variabile fra i 210mila e i 309mila abitanti. Pertanto, ci sembra, che i dati fra domanda e offerta siano coincidenti. La casa è la patrimonializzazione del sistema Italia. Lì è la nostra ricchezza e lì dobbiamo continuare a investire».
Il sindaco non si tira indietro e garantisce «l’impegno a lavorare e proporre alla città in tempi brevi la nostra visione del Piano di governo del territorio. Sui tempi certi i costruttori hanno sicuramente il diritto di reclamare». Perché il piano non è stato pubblicato? «Noi abbiamo preso un impegno in campagna elettorale - spiega Pisapia -. Era giusto e doveroso, anche giuridicamente (tradotto: evitare la pioggia di ricorsi) esaminare con attenzione le osservazioni di cittadini, di categorie e associazioni. Questo non significa accoglierle, significa esaminarle» e sarà fatto «in fretta».
È l’assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris a dettare la road map: «Contiamo di chiudere la valutazione delle osservazioni per fine anno, a gennaio vorremmo essere pronti per portare la delibera con le osservazioni controdedotte per una nuova approvazione in consiglio. Il 4 ottobre la delibera di revoca arriverà in commissione con un documento che darà gli indirizzi di politica del governo di territorio che questa amministrazione intende perseguire, e che ci guideranno nelle verifica delle osservazioni. La scelta di questa amministrazione è assolutamente equilibrata e ponderata». D’altronde, sottolinea l’assessore, non tutti hanno accolto il nuovo piano regolatore con lo stesso entusiasmo: «la città ha risposto anche in modo fortemente critico» per cui serviva «un approfondimento che ci doveva essere e non c’è stato».


Poi la rivendicazione della bontà delle scelte compiute «fondate sulla necessità anche di garantire e contribuire al rilancio di Milano» e di «rispondere alle diverse istanze, di vivibilità e sostenibilità» ma anche «garantendo il giusto sostegno alle iniziative imprenditoriali». Attenzione, però - il monito - non si scarichi la responsabilità della crisi del settore su un «pezzo di carta»: «Non solo di Pgt possiamo vivere e non solo con il pgt aiuteremo il settore a riprendersi».

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