Cronaca locale

Apre la porta al suo killer: 36enne ucciso

Giallo anche in via Rilke, pregiudicato scoperto a casa in un lago di sangue

Hanno suonato alla porta e aspettato che uscisse, per ucciderlo. È successo ieri alle 21,45 a Furato, frazione di Inveruno (Va). Kodri H., nato a Torino nel ’70 ma di origini rom, con precedenti, sentendo suonare a tarda sera il campanello della sua villetta ha aperto la porta per vedere chi fosse. Davanti al cancello ad attenderlo, una pistola. Che gli ha sparato lasciandolo sul pianerottolo senza vita. Inutili anche i soccorsi che, allertati dalla moglie, hanno solo potuto accertare la morte dell’uomo. Sulla misteriosa vicenda stanno indagando i carabinieri di Legnano.
Ed è giallo anche su un’altra morte, altrettanto misteriosa e violenta: in via Rilke 6, dove un vicino di casa ha trovato il corpo senza vita di un pregiudicato, Gennaro Palumbo di 33 anni. Inizialmente si era pensato all'omicidio, sia per la personalità della vittima, sia perché il corpo era in un lago di sangue. Ma l’ispezione esterna effettuata dal medico legale non ha evidenziato tracce di violenza, per cui solo l’autopsia potrà chiarire le cause del decesso e consentire di indirizzare le indagini oppure addirittura di chiudere il caso come «morte naturale».
Palumbo viveva solo nell’appartamento a Ponte Lambro e non sembra avesse una attività lavorativa fissa. Nel suo passato diverse denunce per furti e rapine, tanto da essere sottoposto a sorveglianza speciale. Ieri mattina verso le 9 un vicino è andato alla sua porta, lasciata aperta, e ha semplicemente girato la maniglia. Appena entrato ha chiamato il conoscente, senza ottenere risposta, ha girato le stanze del piccolo alloggio fino a quando in camera da letto ha fatto la macabra scoperta. Gennaro Palumbo giaceva ai piedi del letto, a pancia in giù, con addosso solo la biancheria intima.
Il vicino ha lanciato l’allarme e in breve sono giunti sul posto il tenente colonnello Paolo Ferrarese, comandante del reparto operativo, e gli investigatori della sezione omicidi.

Le numerose tracce di sangue attorno al corpo avevano inizialmente fatto pensare a un omicidio, vista anche la storia giudiziaria della vittima.

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