Un debutto romano. È nella capitale, infatti, che prenderà il via il tour invernale di Renzo Arbore e della sua Orchestra Italiana. Lesordio è previsto per il prossimo 28 novembre al Sistina dove il cantante, grande estimatore della melodia napoletana, resterà in scena fino al 2 dicembre. Si annuncia uno spettacolo che sarà anche un grande show, con le classiche canzoni napoletane che si alterneranno ai grandi successi televisivi e alle escursioni tra le musiche del sud del mondo. Ma sul palco non mancheranno anche dei sentiti omaggi: a Totò con il montaggio degli sketch presi dai suoi film e limmancabile Malafemmema; a Roberto Murolo con arrangiamenti tratti dal suo repertorio; e a Napoli con immagini dei paesaggi più suggestivi. Dobbligo, però, anche un plauso alla città eterna: «Roma con noi - sottolinea Arbore - è sempre stata generosissima, siamo già stati al Sistina nel 95 e nel 98 con unottima accoglienza. Per questo ritorno sto pensando a un doveroso omaggio alla città e certamente durante lo spettacolo cercherò di creare unatmosfera romana».
«In effetti - conclude lartista - con la mia cara amica Gabriella Ferri qualche tempo fa avevamo pensato di fare delle classiche canzoni romane con la mia orchestra perché con chitarre, mandolini e fisarmoniche, strumenti che noi utilizziamo, forse le canzoni romane, con le napoletane, sono tra le poche che si possono eseguire, poi non se ne fece più niente». Successiva tappa del tour dopo quella al Sistina sarà il teatro Augusteo di Napoli e poi per Arbore e la sua orchestra inizierà un nuovo anno caratterizzato da sette concerti in programma in America.
Ad anticipare di qualche giorno il ritorno sul palco di Arbore e dellimmancabile orchestra, composta da 15 elementi, un cofanetto Diciottanni di
Canzoni napoletane (
quelle belle), realizzato per festeggiare la maggiore età dellOrchestra Italiana. Quasi quattro ore di musica, racchiuse in 3 cd per un totale di 47 canzoni: sette «invenzioni» fra cui Quando arriveranno gli Africani o Pecché nun ce ne jammo in America? e quaranta canzoni napoletane classiche rivisitate rispettando, però, la melodia e larmonia originale.
È del 91 lidea di Arbore di formare questa orchestra particolare, con 15 musicisti, tutti grandi solisti del proprio strumento dalla chitarra, al mandolino, alla fisarmonica, al tamburo. Lintento vuole essere di valorizzare e rilanciare la canzone napoletana in Italia e allestero, attraverso la rilettura dei brani classici che rischiavano di diventare solo un passato da dimenticare.
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