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Architetto suicida in Francia Aveva troppi debiti col Fisco

Doveva 26mila euro allo Stato. Si spara un colpo in testa

Periferia di Parigi, ufficio imposte di Créteil. Un uomo, architetto 55enne, entra in un ufficio imposte. Scambia qualche chiacchiera con un impiegato allo sportello. Poi raggiunge il cortile interno dell'edificio. Estrae un'arma e si spara un colpo alla testa.

Poco prima di suicidarsi, lascia agli uscire un ultimo biglietto, che spiega il suo gesto drammatico: "Volevate la mia pelle, ora l'avete". L'architetto non lavorava da tempo. Padre di due adolescenti, era in difficoltà economiche. Doveva all'agenzia del fisco 26mila euro.

"Abbiamo sentito una forte detonazione", scrive Le Figaro, riportando l'esperienza di uno degli impiegati. Spesso "le persone che vengono qui sono snervate, ma una cosa del genere non l'avevamo mai vista". Che l'architetto avesse dei problemi finanziari non era però una novità. Neppure per la vicina di casa, che ricorda: "Tutti i giorni riceveva raccomandate, lettere dell'ufficio delle tasse, sembrava martoriato dai debiti".

Sulla vicenda è stata ora aperta un'inchiesta. La pistola con cui l'uomi si è ucciso era caricata con sei colpi. Il fatto ha destato qualche dubbio agli investigatori. Pare però improbabile che avesse intenzione di fare del male a qualcuno, oltre che a sè stesso.

Sul corpo sarà effettuata l'autopsia.

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