Sabrina Cottone
Gli Arcimboldi avranno una loro stagione musicale. «Abbiamo trovato una soluzione» annuncia Bruno Ermolli, vicepresidente della Fondazione Scala, dopo una colazione a Palazzo Marino con il sindaco, Gabriele Albertini, e il sovrintendente del Piermarini, Stephane Lissner. Luovo di Colombo messo in piedi da Ermolli consente di indire la gara tra gli impresari e di gestire lanno e mezzo che manca alla stesura definitiva dello statuto della Fondazione Arcimboldi tenendo aperto il teatro, ma senza gravare direttamente sulla Scala. La soluzione sarà discussa durante il consiglio di amministrazione di domani mattina e consentirà ai milanesi di continuare ad andare agli Arcimboldi, proprio come si erano abituati a fare negli anni scorsi.
«Sembra che ci siamo, ma attendiamo lunedì per dirlo» commenta con la solita prudenza Albertini. «Peut être» è il possibilismo alla francese di Lissner, un «forse» condito di ottimismo. Lobiettivo comune è avere il teatro aperto già per la stagione che sta per iniziare, così da non perdere denaro e soprattutto conservare il pubblico che ha imparato a frequentare gli Arcimboldi durante i ventiquattro mesi di trasferta della Scala. Tutto senza che la Scala debba intervenire direttamente nella scelta dellimpresario né poi nella gestione. È stato lo stesso Lissner a chiedere una soluzione che lo alleggerisse di un compito che il sovrintendente ritiene di non poter affrontare. Almeno per il momento, perché gli impegni della stagione scaligera sono molto pressanti e il sovrintendente ha dovuto organizzare tutto in pochi mesi.
Il Comune ha ricevuto numerose offerte interessanti per gli Arcimboldi, in particolare quelle di Stage Holding, la più grande multinazionale dellintrattenimento, e del gruppo Longoni, gli impresari milanesi che gestiscono e dirigono lo Smeraldo, il Ciak e il Nazionale. Per il futuro degli Arcimboldi si è molto parlato di musical (genere nel quale entrambi i gruppi sono molto quotati) e è probabile che qualche titolo forte arriverà alla Bicocca nel giro di qualche mese. Quel che è certo è che non sarà Mamma mia, il musical cult in scena da anni a Broadway e prodotto per lItalia da Stage Holding, che in autunno arriverà sì a Milano ma al Nazionale. Se il gruppo leader in Europa otterrà la gestione degli Arcimboldi, è stato già annunciato larrivo di un musical Disney come La Bella e la Bestia, Il Re Leone, La Sirenetta e in futuro, chissà, anche Tarzan.
«Sono sicuro che il Comune sarà attento a trovare proposte valide per sfruttare il palcoscenico» ha detto più volte Lissner.
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