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Arizona, 6 morti e 14 feriti nella strage del folle Operata la Giffords: "Risponde ai comandi"

Gabrielle Giffords, ferita a bruciapelo alla testa, si è svegliata nella sua stanza d'ospedale: è vigile, ma resta in condizione critiche. Nella strage sono morte 6 persone, 14 sono rimaste ferite. Arrestato l'attentatore: Jared Lee Loughner. Ma la polizia cerca un complice. Obama: "Tragedia indicibile"

Arizona, 6 morti e 14 feriti nella strage del folle 
Operata la Giffords: "Risponde ai comandi"

Tucson - Gabrielle Giffords è sveglia nella sua stanza d’ospedale. Si apre con una buona notizia il girono dopo la strage di Tucson. La deputata, secondo politico.com, era il vero obiettivo della strage costata la vita a sei persone. Jared Lee Loughner, arrestato come autore della strage, aveva un complice: lo ha detto lo sceriffo Clarence Dupnik. La polizia è alla ricerca di un secondo uomo.

Condizioni critiche I medici dell’ospedale di Tucson che hanno operato Gabrielle Giffords, ferita ieri da uno sparo alla testa, hanno riferito che le sue condizioni continuano a essere "critiche, ma stabili" e hanno ribadito il loro ottimismo sulla possibilità di salvarla, perché la paziente "è reattiva e risponde ai comandi". I medici hanno ribadito oggi il loro "cauto ottimismo" sulla possibilità che la parlamentare si salvi. "Siamo molto contenti su come procede il decorso postoperatorio della paziente - hanno detto il dottor Peter Rhee e il dottor Michael Lemole, che hanno sottoposto la Giffords a un intervento durato due ore -. La manteniamo in coma artificale. Ma la paziente, che non è in grado di parlare, è in grado di reagire ai comandi". I medici hanno precisato che "è ancora presto per esprimere un parere definitivo", ma ribadito un "cauto ottimismo è legittimo".

L'ospedale Un suono di tamburo, leggero, ma insistente, rompe il silenzio della notte, fiocamente illuminata da decine di candele accese in onore di Gabby, come viene chiamata in Arizona la deputata democratica vittima dello squilibrato che le ha sparato a bruciapelo. A poche decine di metri Gabrielle Giffords, 40 anni, lotta contro la morte, dopo essere stata colpita da Jared Lee Loughner, che ha ucciso almeno sei persone e ne ha ferite una decina con un’arma da fuoco semi-automatica.

Le reazioni "Una tragedia non solo per l’Arizona, ma per tutto il Paese". Così il presidente degli Stati Uniti ha definito qla strage di Tucson, dove un uomo ha aperto il fuoco sulla folla nel corso di una manifestazione politica, uccidendo 6 persone e ferendone altre 14. Obama, che ha precisato di essere costantemente informato sulle condizioni della deputata democratica e su quelle delle altre vittime, ha reso noto che tra i morti ci sono anche il giudice federale dell’Arizona John Roll, e una bambina di 9 anni. Solidarieta bipartisan alla Giffords. Il neo-speaker della Camera, il repubblicano John Boehner si è detto "inorridito dell’attacco a Giffords. Le nostre preghiere sono con lei e i suoi famigliari. Questo è un gionro triste per il nostro Paese".

La veglia In mezzo a un prato, ci sono decine di candele improvvisate in bicchieri di plastica. C’è gente che prega con una candela in mano, ci sono donne che piangono. I mini memoriali illuminati sono due, con la foto di Gabby al centro e una serie di messaggini affettuosi di incoraggiamento. Un cartello più grande degli altri recita: "Peace and Love are stronger now", la pace e l’amore sono diventati più forti. È una risposta civile alla violenza cieca, senza odio, senza vendette.

Attacco ai repubblicani Kevin Dahl (54 anni, barba rossa, l'uomo che ha coordinato l’evento spontaneo di fronte all’ospedale inviando messaggi Twitter e segnalandolo su Facebook) è furioso anche con i repubblicani che hanno ora conquistato la Camera e vengono accusati di lanciare troppo volentieri le campagne dell’odio. Un nome viene pronunciato da più d’una persona, davanti all’ospedale: quello di Sarah Palin, l’ex candidata vicepresidente Usa dei repubblicani nel 2008, che sul suo sito aveva pubblicato una lista di nemici da abbattere (anche se solo virtualmente), e tra questi c’era anche la Giffords. Dahl indica la stanza in cui la deputata è ricoverata, si trova al penultimo piano del pronto soccorso, una palazzina moderna. "Sa che siamo qui, glielo hanno detto.

Vedrà, ce la farà, è una che combatte".

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