«Sto molto meglio rispetto ad un anno fa». Lance Armstrong si presenta al via del Tour de France con un carico di fiducia. Lo statunitense, che a dicembre compie 39 anni, cerca l'ottavo successo della carriera nella Grande Boucle. L'edizione 2010, salvo ripensamenti, sarà l'ultima con il cowboy in gruppo. Armstrong, uomo di riferimento del team RadioShack, un anno fa ha chiuso al terzo posto nella corsa vinta dallo spagnolo Alberto Contador davanti al lussemburghese Andy Schleck. Domani la carovana parte da Rotterdam, in Olanda, con il cronoprologo.
«Considerata la mia età e considerati i problemi che ho avuto in primavera, adesso sono al top della condizione», dice l'americano facendo il punto della situazione. «In ogni caso -aggiunge- sto molto meglio rispetto allo scorso anno e sono più motivato». «L'anno prossimo -dice proiettandosi per un attimo al 2011- farò ancora parte della squadra, ma i miei figli hanno protestato. Sto troppo tempo lontano da casa e questo deve cambiare».
I sospetti di doping non sono una novità per il texano, che da anni convive ormai con i dubbi manifestati da alcuni addetti ai lavori. Negli ultimi mesi, l'argomento è tornato d'attualità con le accuse mosse dal connazionale Floyd Landis.
«Capisco che i media adorino queste affermazioni destinate a creare scalpore, ma la sua carriera parla per lui», dice Armstrong.
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