Un arredo che nasce da viaggi e suggestioni

Dall’architetto Paola Navone soluzioni innovative per un ambiente «nomade»

Albino Boffi

Non è sbagliato affermare che la cucina, diventato ambiente principe della casa di oggi, è affollata da una serie di proposte incredibilmente varie, che vanno dal minimalismo più esasperato, forse quello che più facilmente passerà di moda, allo stile classico, a quello di fantasia, a quello in muratura e così via. Ma il progetto dell'architetto Paola Navone, un designer che certamente è tra quelli più in voga in questo momento, si distingue per una sua vera e propria «filosofia». «Un prodotto-cucina, spiega la Navone, fatto di abbinamenti insoliti, quasi estremi, che non perdono però mai di vista il senso dell'eleganza e che possono convivere con coerenza in un nuovo linguaggio. Si chiama “Pastasciutta” questa nuova cucina, e racconta tutta l'arte del viaggiare, quella capacita sottile di saper cogliere e accettare e sperimentare i sapori nuovi che incontriamo nei Paesi del mondo e che, solo abbandonando le certezze lasciate nella nostra terra d'origine, possiamo comprendere e apprezzare. La definirei una cucina “nomade”, fatta di spunti incontrati nelle vie delle città dell'Oriente, tra i vicoli dei paesi, nelle capanne spontanee di luoghi che sembrano usciti dai sogni. Così si può ritrovare la tendina posta sotto il lavello, le grate alle basi e ai pensili che ti fanno leggere tutto il contenuto, i contenitori che potete accatastare dove volete. Così il colore viene dalle pentole, dalle scatole della pasta, dai fustini di detersivo, un poco bazar e un poco tecnologia, ma certamente allegria e personalità». Prodotta da Ciatti a Tavola - CCR, tel.

055 7222871.

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