«Arrestatemi, non riescono più a fermarmi»

Quando si è ritrovato davanti al brigadiere, quasi gli è crollato in braccio: «Sì sono io, confesso tutto ma non mi denunciare, arrestami, perché da solo non riesco più a fermarmi, ho bisogno di soldi per comprarmi la droga». Come testimoniano i dieci assalti, come minimo, in un mese dall’ex portiere d’albergo che, dopo aver perso il lavoro, si era messo a rapinare proprio i colleghi.
Francesco Bartuccio, 35 anni, incensurato, fino a qualche tempo fa era una persona normale, con un lavoro e una famiglia altrettanti normali, una moglie e due figli. Magari qualche fumatina di hashish e qualche «pippatina» di coca se la sarà pure fatta, ma tutto sembrava sotto controllo. Poi la moglie lo lascia, lui torna a vivere con il padre, poi l’anno scorso perde il posto come portiere d’albergo a Cesano Boscone. E tutto gli crolla addosso. A casa diventa una bestia e un mese fa il padre lo butta fuori di casa senza tanti complimenti. Chiede l’auto, una Renault Clio, alla sorella e quindi sparisce.
Riappare nei fotogrammi di diversi alberghi e farmacie, taglierino giallo in mano, volto scoperto, ma nessuno, tra polizia e carabinieri lo riconosce. Del resto, come detto, è un incensurato. Fino a quando il 7 aprile alle 19 assalta la parafarmacia di via Santa Rita Da Cascia, razzia 300 euro e prontamente infila la porta d’uscita. Il titolare non si perde d’animo e lo segue con discrezione fino a vederlo salire sulla Clio di cui annota debitamente il numero di targa. Un controllo dei carabinieri, e si scopre che non è stata rubata, bensì risulta intestata a una donna di Cesano Boscone. Interrogata, racconta di aver prestato la vettura al fratello a metà marzo e da allora di non averlo più visto né sentito. Fornisce però il numero di cellulare e il brigadiere inizia a chiamarlo. Tante volte, fino a quando, già in nottata Bartuccio risponde. Il carabiniere gli parla, si fa confessare l’ultimo colpo, lo invita a costituirsi ricevendo un «quasi sì», poi la conversazione si interrompe.
Bartuccio, spento il telefono, alle 5 manda un messaggio, acconsente di incontrare il sottufficiale in via Monti e quasi gli crolla in braccio piangendo. Ammette altri tre colpi: il 2 aprile all’Holliday Inn di Corsico, il 6 alla farmacia di via Saint Bon, e la mattina del 7 a quella di via Primaticcio. Bottino totale 2.400 euro. Ma dagli accertamenti, Bartuccio agiva sempre a volto scoperto, gli vengono contestati gli assalti alla farmacia Gerardis di Trezzano, 20 marzo, e agli alberghi Central Station, 21, Les Etrangers, 29, Tiziano, il 4 aprile quando tenta di rapinare anche il Berlino, Bel Sit, 6, Murillo, 8. Bottino oltre 2mila euro.

Tutti soldi poi in hashish e cocaina e in qualche prostituta, perché l’uomo, si sa, non è di legno. «Adesso basta, fermatevi, se esco dalla caserma ricomincio. Magari in galera mi do una calmata». Ed è stato subito accontentato.

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